Abbigliamento fotovoltaico: le mini celle solari nei tessuti
Traspiranti, morbidi e lavabili in lavatrice, sono i tessuti elettronici dell’Advanced Textiles Research Group
È l’obiettivo che da alcuni anni insegue una piccola nicchia di ricercatori impegnati nella realizzazione di vestiti fotovoltaici, capi in cui la tecnologia solare è altamente integrata e praticamente invisibile a occhio nudo. Andiamo a scoprire come funziona tutto ciò.

Dalla moda potenziata di Art by Physicist e ARMOR ASCA, alle trame fv incorporate negli abiti del progetto Sun-Powered Textiles, il comparto continua a innovare.
Le ultime novità sui vestiti fotovoltaici

Gli ultimi progressi arrivano oggi dall’Advanced Textiles Research Group della Nottingham Trent University. Qui alcuni scienziati hanno sviluppato un tessuto intrecciato integrando celle solari di piccolissime dimensioni. E nonostante si tratti solo di un prototipo, è stato pensato per essere perfettamente funzionante nel mondo reale. In altre parole la stoffa “elettronica” è comoda, traspirante e può essere lavata a 40°C in lavatrice senza riportare danni.
Il risultato è frutto di diversi anni di studio. È infatti dal 2018 che i ricercatori Achala Satharasinghe, Theodore Hughes‐Riley e Tilak Dias stanno lavorando su questa tecnologia con l’obiettivo di realizzare vestiti fotovoltaici.
Vestiti fotovoltaici: come funziona la tecnologia

Il segreto del loro lavoro sta negli innovativi filati elettronici creati incorporando mini celle solari in silicio e sottili fili di rame all’interno delle fibre tradizionali. La miniaturizzazione è uno degli elementi fondamentali del progetto, perché in grado di garantire al prodotto finale flessibilità e deformabilità tridimensionale. Ogni unità è stata, inoltre, incapsulata in una speciale resina che consente al tessuto di essere lavato e indossato come qualsiasi altra forma di abbigliamento.
Nel 2020 il team aveva incorporato 200 celle larghe appena 1,5 mm e lunghe 3mm, sviluppando fino a 80 milliwatt di potenza. Oggi il progetto ha compiuto un passo in avanti: 1.200 celle lunghe 5 mm e larghe 1,5 mm in grado di generare una potenza di picco di in grado di 400 milliwatt.
Il dottor Hughes-Riley, afferma:
“Questo prototipo offre uno scorcio entusiasmante del potenziale futuro per i tessuti elettronici. Il materiale che abbiamo sviluppato, a tutti gli effetti, appare e si comporta come un normale tessuto, poiché può essere accartocciato e lavato in lavatrice. Ma nascosta sotto la superficie c’è una rete di oltre mille minuscole celle fotovoltaiche che possono sfruttare l’energia del sole per caricare i dispositivi personali”.