Acero Rosso: guida alla coltivazione
L’acero rosso (nome scientifico acer rubrum) è una pianta originaria dell’America del Nord ma in grado di adattarsi con estrema facilità a qualsiasi tipo di habitat. In natura ne esistono circa 200 specie diverse e si va dai piccoli arbusti alti appena 1 metro ad alberi decisamente più imponenti, che possono superare anche i 40 metri di altezza.
Nonostante le sue origini, l’acero rosso è molto diffuso anche in Italia, dove le condizioni climatiche sembrano ottimali. Coltivare questo bellissimo arbusto dalle foglie rosso vivo non è particolarmente difficile, anche se ci sono alcune cose che bisogna sapere perché altrimenti rischia di morire molto presto. Molto diffuso è anche l’acero rosso giapponese, che ha la particolarità di essere un bonsai ossia un alberello in miniatura e piuttosto difficile da coltivare.
Acero rosso: caratteristiche e particolarità
L’acero rosso è molto amato per via delle sue foglie, dall’inconfondibile colore rosso e dalla forma palmata. Molto meno noti sono i fiori, che in effetti non hanno un impatto estetico particolare e passano spesso in secondo piano. Questi hanno un colore che può andare dal giallo al verde e sono riuniti in grappoli.
Come abbiamo detto, in natura possiamo trovare moltissime specie ma nella nostra Penisola la più diffusa è l’acero rosso palmato, in grado di adattarsi molto bene alle nostre condizioni climatiche. Molto diffuse in Italia sono anche l’acero rosso nano e il bonsai, che si possono coltivare anche in vaso per abbellire il balcone o il giardino di casa anche quando lo spazio è piuttosto ridotto.
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Acero rosso: come coltivarlo
Come abbiamo appena visto, la specie più diffusa in Italia e che meglio si adatta alle nostre condizioni climatiche è l’acero palmato, che non supera mai i 150 cm di altezza e può essere coltivato anche in vaso. Questa varietà non richiede grandi attenzioni, ma bisogna assicurarsi che l’acero abbia tutto ciò di cui ha bisogno per farlo crescere bello e sano.
Esposizione: dove collocare l’acero rosso palmato
L’acero palmato deve essere collocato in una zona di mezz’ombra, perché l’esposizione diretta ai raggi del sole potrebbe far soffrire molto la pianta. Non c’è da preoccuparsi della temperatura, perché questa varietà tollera molto bene anche i climi più rigidi quindi sopravvive anche quando fa più freddo. L’importante è che sia protetta dal sole diretto e anche dagli agenti atmosferici: la pioggia o la grandine potrebbero rovinare le foglie, molto delicate.
Irrigazione: quanta acqua dare all’acero
Per quanto riguarda le irrigazioni, queste devono essere frequenti e piuttosto abbondanti ma è fondamentale controllare sempre che il terreno sia ben asciutto prima di dare altra acqua all’acero rosso. Specialmente se coltivato in vaso, teme molto i ristagni idrici quindi controllate sempre il sottovaso ed eventualmente svuotatelo.
Potatura: il periodo migliore
Per quanto riguarda invece la potatura, la stagione ideale è l’inverno. Volendo si può effettuare anche subito prima dell’inizio della primavera, a marzo. La cosa importante è non potare l’acero rosso quando è già iniziata la sua attività vegetativa e quindi da metà marzo in poi.