Agave: curiosità e come coltivarla

-
20/05/2021

L’agave è una pianta succulenta molto popolare ed affascinante: ha un portamento ornamentale che la rende perfetta per giardini e parchi pubblici, ma anche numerose proprietà benefiche per il nostro organismo. Originaria del Sud America, l’agave era diffusa inizialmente nelle zone tropicali ma oggi cresce spontanea anche nell’area Mediterranea.

agave-1443273_1920

Esistono diverse varietà, ma quella originale è proprio quella americana, caratterizzata da tante foglie lunghe, carnose e spinose che crescono quasi a formare una rosa intorno al fusto centrale. Uno degli aspetti più curiosi dell’agave è la sua longevità: questa pianta può sopravvivere a lungo, anche se non supera mai i 30 anni di vita. 

Agave: curiosità e come coltivarla

La grande particolarità dell’agave è il suo fiore: questa pianta infatti fiorisce solamente una volta in tutta la sua vita e quando questo avviene significa che presto morirà. Il fiore ha la forma di una pannocchia gialla, ma presto si apre in tanti piccoli fiorellini con lo stelo sottile ma molto lungo.

Questa infiorescenza, molto particolare ed affascinante per i conoscitori della pianta, può crescere moltissimo fino a raggiungere diversi metri di altezza. La fioritura dell’agave è un momento tanto atteso quanto scongiurato. Una volta che il fiore inizia a crescere, la pianta comincia purtroppo a morire.

Come coltivare l’agave in giardino o in vaso

agave-3561243_1920

Trattandosi di una pianta succulenta, l’agave non è difficile da coltivare perché non richiede cure particolari. Basti pensare che cresce spontanea nelle zone dal clima mite come la Sicilia, la Sardegna e alcune regioni del sud Italia. L’importante è collocarla nel posto giusto e assicurarle le temperature corrette. L’agave è una pianta originariamente tropicale quindi non sopporterebbe dei climi troppo rigidi. 

Dove collocare l’agave

L’agave può essere piantata in terra piena solamente dove il clima lo consente e quindi nelle isole o in alcune regioni del Sud Italia. Nelle zone settentrionali conviene invece piantarla in vaso, in modo da poterla portare all’interno durante l’inverno, quando le temperature sarebbero insopportabili per la pianta.

Al massimo si può proteggere con un rivestimento apposito, che potete trovare in vivaio, ma la cosa migliore rimane quella di portarla in casa. Fondamentale è garantire alla pianta la giusta luminosità. L’agave ha bisogno di molta luce quindi collocatela in un luogo ben esposto ma non a diretto contatto con i raggi solari che potrebbero bruciare le foglie.

Quando annaffiare l’agave

Per quanto riguarda l’annaffiatura, trattandosi di una pianta succulenta non ha bisogno di molta acqua. Se coltivata in giardino la pioggia può essere più che sufficiente. Se al contrario coltivate la pianta in un vaso, allora dovrete provvedere voi all’irrigazione. Anche in questo caso vi basterà darle poca acqua una volta a settimana.

Se doveste dimenticarvene non succede nulla: è sempre meglio saltare un’annaffiatura piuttosto che esagerare, anche perché questa pianta soffre moltissimo in presenza di ristagni nel sottovaso. In tal caso infatti le radici potrebbero marcire quindi state molto attenti e se notate dell’acqua nel sottovaso svuotatelo immediatamente.