Aglio: benefici e varietà
La coltivazione di aglio in Italia è molto ricca e variegata. Ogni regione da Nord a Sud ha le sue varietà tipiche. L’aglio è anche un alimento ricchissimo di benefici per la salute, note sin dall’antichità; per questo viene coltivato e portato sulle nostre tavole da millenni. Scopriamo insieme caratteristiche e varietà di questo alimento.
L’aglio è un alimento estremamente benefico: rafforza il sistema immunitario, agisce come potente battericida su tutto l’organismo, regola la pressione arteriosa evitando fenomeni di vasodilatazione e regolarizza il colesterolo. Di questo prodigioso alimento esistono molte varietà, coltivate in tutta Italia. Vediamo insieme quali sono le principali.
Aglio: principali varietà
Abbiamo già parlato delle caratteristiche dell’aglio orsino in un precedente articolo. Vediamo insieme quali altre varietà di aglio possiamo portare sulle nostre tavole.
Aglio piacentino
Questa varietà è una delle più antiche e produttive; inoltre, si conserva a lungo (più di un anno). Il bulbo è rivestito di una tunica bianca-argentata. E’ ricco di oli essenziali e di allicina; contrasta l’ipertensione e riduce il tasso di colesterolo.
Aglio rosa napoletano
La tunica di questa varietà è di colore rosa; i suoi bulbi sono meno regolari più numerosi e di piccole dimensioni rispetto all’aglio bianco. Non ha una lunga conservabilità pertanto si preferisce consumarlo fresco.
Aglio delle vigne
Questa varietà cresce in colonie simili a ciuffi d’erba, e si può raccogliere tenera all’inizio della primavera. I bulbi sono piccolini e vengono utilizzati come quelli dell’aglio comune; l’aroma ricorda un po’ quello del porro.
Aglio rosso di Sulmona
Questa varietà abruzzese è conosciuta come una delle più pregiate. E’ ricca di oli essenziali e ha un profumo molto forte e speziato, inoltre contiene molti composti solforati.
Aglio di Caraglio
Questa antica varietà è originaria della Valle Grana. Il bulbo ha dimensioni piccole e gli spicchi presentano striature color vinaccia. Ha un sapore più delicato rispetto alle altre varietà, ed è un ingrediente di base per alcune ricette tipiche piemontesi.