Aglio: benefici e varietà

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11/04/2021

La coltivazione di aglio in Italia è molto ricca e variegata. Ogni regione da Nord a Sud ha le sue varietà tipiche. L’aglio è anche un alimento ricchissimo di benefici per la salute, note sin dall’antichità; per questo viene coltivato e portato sulle nostre tavole da millenni. Scopriamo insieme caratteristiche e varietà di questo alimento.

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L’aglio è un alimento estremamente benefico: rafforza il sistema immunitario, agisce come potente battericida su tutto l’organismo, regola la pressione arteriosa evitando fenomeni di vasodilatazione e regolarizza il colesterolo. Di questo prodigioso alimento esistono molte varietà, coltivate in tutta Italia. Vediamo insieme quali sono le principali.

Aglio: principali varietà

Abbiamo già parlato delle caratteristiche dell’aglio orsino in un precedente articolo. Vediamo insieme quali altre varietà di aglio possiamo portare sulle nostre tavole.

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Aglio piacentino

Questa varietà è una delle più antiche e produttive; inoltre, si conserva a lungo (più di un anno). Il bulbo è rivestito di una tunica bianca-argentata. E’ ricco di oli essenziali e di allicina; contrasta l’ipertensione e riduce il tasso di colesterolo.

Aglio rosa napoletano

La tunica di questa varietà è di colore rosa; i suoi bulbi sono meno regolari più numerosi e di piccole dimensioni rispetto all’aglio bianco. Non ha una lunga conservabilità pertanto si preferisce consumarlo fresco.

Aglio delle vigne

Questa varietà cresce in colonie simili a ciuffi d’erba, e si può raccogliere tenera all’inizio della primavera. I bulbi sono piccolini e vengono utilizzati come quelli dell’aglio comune; l’aroma ricorda un po’ quello del porro.

Aglio rosso di Sulmona

Questa varietà abruzzese è conosciuta come una delle più pregiate. E’ ricca di oli essenziali e ha un profumo molto forte e speziato, inoltre contiene molti composti solforati.

Aglio di Caraglio

Questa antica varietà è originaria della Valle Grana. Il bulbo ha dimensioni piccole e gli spicchi presentano striature color vinaccia. Ha un sapore più delicato rispetto alle altre varietà, ed è un ingrediente di base per alcune ricette tipiche piemontesi.