Agricoltura Biodinamica: cos’è e principi fondamentali
L’agricoltura biodinamica ha ormai preso piede in diverse realtà, anche in Italia, ma sono ancora in molti a non sapere quale sia la differenza tra questo modo di fare agricoltura ed il metodo biologico tradizionale. Vediamo insieme quali sono i principi fondamentali su cui si basa questa metodologia di coltivazione.
L’agricoltura biodinamica ha sicuramente qualcosa in più rispetto a quella biologica, tanto che non si dovrebbe propriamente definire come un metodo ma piuttosto come una modo di intendere l’agricoltura. Secondo i principi della biodinamica, infatti, è l’intera azienda agricola a seguire i dettami di questo tipo di agricoltura, in cui ogni elemento ha la sua fondamentale importanza.
Cos’è l’agricoltura biodinamica?
Se quando abbiamo parlato dell’agricoltura biologica abbiamo posto l’accento sul fatto che si tratta di un metodo in piena sintonia con la natura e l’ambiente circostante, con l’agricoltura biodinamica possiamo affermare che siamo su un gradino ancora più alto. Se infatti nel primo caso l’utilizzo di pesticidi e prodotti chimici è limitato al massimo e si cerca di assecondare i normali ritmi naturali, con il metodo biodinamico viene preso in considerazione il tutto nel suo insieme, senza il minimo intervento esterno.
L’azienda agricola biodinamica, in sostanza, è in grado di autoalimentarsi senza aver bisogno proprio di nulla. L’utilizzo di prodotti chimici non è ridotto al minimo indispensabile come nell’agricoltura biologica ma è proprio vietato in toto. Il metodo biodinamico non contempla per nessuna ragione l’uso di prodotti che non derivino dallo stesso ecosistema che si viene a creare all’interno dell’azienda agricola. E’ per questo che l’agricoltura biodinamica contempla molti più fattori rispetto a quella biologica. Deve esserci una fattoria con il bestiame perché rappresenta un elemento indispensabile per l’ecosistema, ad esempio.
La concimazione nell’agricoltura biodinamica
Il metodo biodinamico prevede il rispetto dei tempi dell’ambiente e delle stagioni. L’intervento dell’uomo è ridotto al minimo e non comporta alcuna modificazione dell’ecosistema. Questo discorso vale ancora di più quando si parla dell’ambiente e della concimazione del terreno.
Questo è reso fertile e produttivo solo ed esclusivamente mediante metodi naturali e in completa sintonia con l’ambiente. Non esistono fertilizzanti chimici o altri prodotti specifici per rinvigorire il terreno ed ottenere frutti di qualità, ma vengono impiegati gli strumenti che la natura ci ha sempre dato:
- Materiale vegetale di scarto come fertilizzante per il terreno;
- Rotazioni delle colture;
- Pesticidi a base di sostanze minerali e vegetali;
- Allevamento come fonte di fertilizzante per il terreno.
Agricoltura biodinamica: la certificazione
Anche l’agricoltura biodinamica, proprio come quella biologica, deve rispettare delle direttive per poter appartenere a questa categoria. Quindi per applicare la relativa certificazione sui prodotti ottenuti e destinati alla vendita è necessario rispettare alcuni requisiti.
Naturalmente, l’agricoltura biodinamica è prima di tutto agricoltura biologica quindi il marchio bio dovrà essere già presente. In più, però, i prodotti biodinamici possono richiedere ed ottenere la certificazione Demeter, che richiede di rispettare alcuni requisiti specifici.
Vino biodinamico: business in crescita
Negli ultimi tempi, più che gli alimenti è stato il vino ad essere investito dall’ondata dell’agricoltura biodinamica. Il pieno rispetto per l’ambiente e le tecniche di coltivazione dei vigneti, da sempre legati in modo indissolubile alla loro collocazione, hanno reso possibile questa esplosione.
I vini biodinamici stanno conoscendo una grande fortuna. C’è da augurarsi che entro poco tempo anche l’agricoltura biodinamica conosca la stessa fortuna di questi prodotti. Un ritorno ai metodi di coltivazione sani fa bene a noi e anche all’ambiente!