Agricoltura: il compost è una valida alternativa ai fertilizzanti azotati?

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17/08/2022

Al posto dei fertilizzanti chimici può essere utilizzato il compost, il quale è un fertilizzante naturale che comporta dei notevoli vantaggi. Vediamo insieme quali.

Compost

L’Unione Europea ha votato a favore dell’utilizzo dei fertilizzanti chimici, i quali vengono spesso utilizzati per rendere i terreni agricoli più produttivi e più efficaci dopo una lunga gelata.

Tuttavia, l’utilizzo di questi prodotti comporta un rivelante impoverimento del suolo, incidendo in tal modo anche sul cambiamento climatico. Per questo motivo, sostituire i fertilizzanti azotati con il compost può rivelarsi una valida alternativa.

Il compost come soluzione

Compost

Il compost è un fertilizzante naturale che deriva dal compostaggio dei materiali organici, ossia dai rifiuti umidi che ogni giorno produciamo in casa rispettando la raccolta differenziare.

Questo prodotto può essere utilizzato al posto dei fertilizzanti chimici nella produzione agricola e permette di ottenere degli incredibili vantaggi. Innanzitutto, il suo utilizzo permette di ridurre le emissioni di gas serra nei periodi di gelo e disgelo, e ciò è stato dimostrato da una ricercaWaterloo University e della McGill University.

Inoltre, il compost è efficace nel migliorare la dotazione di sostanza organica del suolo, nel contenere le perdite di protossido di azoto e nel sostenere le produzioni delle colture non troppo esigenti in azoto.


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Infine, il compost permette di valorizzare scarti e residui, nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare, e non spende energia per fissare l’azoto come i prodotti di sintesi, pertanto la sua sostenibilità complessiva raggiunge livelli molto alti.

Che cos’è il compost

Compost

Il compost è un materiale che si presenta sotto forma di un terriccio molto ricco di sostanze nutritive per il terreno. È il risultato dell’attività biologica di decomposizione dei rifiuti di tipo organico da parte di miliardi di microrganismi che, in presenza di ossigeno, trasformano la sostanza organica contenuta in humus.

Questi microrganismi prendono così l’energia necessaria per le loro attività metaboliche e attivano una serie di reazioni biochimiche che liberano sostanze come acqua, anidride carbonica, sali minerali e humus, per dare così forma ad una nuova sostanza, vale a dire il compost.