Agrivoltaico Italia: i nuovi progetti sulle rinnovabili
Il governo Meloni, durante il Consiglio dei Ministri, ha approvato lo sblocco di 13 nuove opere rinnovabili da 600 MW. Stiamo parlando di investimenti sull’agrivoltaico e sui progetti che verranno sviluppati tra la Basilicata e la Puglia. Andiamo a scoprire quali sono.
Il governo italiano ha sbloccato i finanziamenti per 13 nuovi impianti di agrivoltaico da 600MW.
Agrivoltaico Italia: la situazione attuale
Nel Consiglio dei ministri del 5 maggio 2023 il governo italiano ha approvato il finanziamento che permetterà di realizzare 13 nuovi impianti di agrivoltaico tra la Basilicata e la Puglia, della potenza di 600MW.
L’agrivoltaico di fatto permette di produrre energia pulita e rinnovabile senza consumare terreno, lasciando comunque la possibilità di coltivare piante, cibo e ortaggi sul suolo su cui appoggiano gli impianti, in maniera più intelligente e personalizzata. I terreni vengono sfruttati per installare sistemi fotovoltaici, che a loro volta lavorano anche per l’agricoltura, ad esempio calibrando l’ombreggiatura della terra.
Tutto questo lo si può ottenere installando i pannelli non più a terra, ma a circa cinque metri di altezza e studiando la posizione più adatta per non ostacolare la crescita naturale dei vegetali. Il suolo viene utilizzato sia come appoggio per gli impianti fotovoltaici, sia per ottimizzare le coltivazioni.
Agrivoltaico Italia: i nuovi progetti
Il governo è riuscito ad approvare il finanziamento grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il Mase, ovvero il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica è stato promotore per attuare i nuovi impianti. Il via libera arriva direttamente dal ministro Pichetto Fratin che ha indicato anche le date di scadenza della realizzazione.
Nel complesso le opere avranno una potenza di circa 600 megawatt e l’investimento si aggirerà sul miliardo di euro. Questo investimento però ingloba anche tanti altri progetti sull’agrivoltaico che dovranno essere realizzati entro il 30 giugno del 2026.
L’idea è quella di installare fino a 1.04 gigawatt di potenza. Gli impianti previsti saranno costruiti tra Puglia e Basilicata.