Allarme El Niño: il fenomeno metereologico che potrebbe influenzare il clima globale

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10/06/2023

Il ritorno di El Niño è stato confermato dalla Noaa (National Ocean and Atmospheric Administration) statunitense, che ha annunciato ufficialmente l’insorgenza di questo fenomeno meteorologico. Le condizioni nel Pacifico centrale e orientale, lungo l’equatore, indicano chiaramente la presenza di El Niño, che si è manifestato in anticipo rispetto alla norma. Andiamo a scoprire cosa succederà nei prossimi mesi.

Ciclone

Secondo gli esperti, è probabile che El Niño raggiunga un’intensità più che moderata (84%), anche se non si prevede che sia estremamente intenso (25% di probabilità).

El Niño: quando è previsto il suo ritorno?

atmosfera

A maggio, le temperature nel Pacifico centrale e occidentale lungo l’equatore hanno superato di oltre 0,5°C le medie stagionali, e si prevede che questa anomalia termica continuerà nei prossimi mesi. La Noaa ha annunciato che le condizioni di El Niño sono presenti e si prevede che si rafforzino gradualmente durante l’inverno 2023-2024 nell’emisfero settentrionale.

Secondo gli esperti, esiste una probabilità molto elevata (84%) che El Niño raggiunga un’intensità più che moderata durante l’autunno, mentre le possibilità che si verifichi un El Niño forte, caratterizzato da anomalie termiche superiori a 1,5 gradi, sono del 56%. Si prevede che il picco di intensità si verifichi durante l’inverno boreale, con una probabilità del 25% che si manifesti un El Niño particolarmente forte.

Il ritorno di El Niño, che si verifica ogni 2-7 anni, potrebbe assomigliare all’ultimo episodio del 2015-2016, sia per l’intensità che per l’effetto che potrebbe avere su determinate regioni. Gli effetti di El Niño dipendono dalla regione del Pacifico che presenta temperature più elevate. Attualmente, il primato spetta al Pacifico centrale.

El Niño: le conseguenze a livello globale

cambiamento climatico

Il ritorno di El Niño potrebbe influenzare le temperature a livello globale. Se il fenomeno diventasse intenso durante l’autunno, potrebbe contribuire a stabilire nuovi record di caldo già quest’anno. Gli scienziati concordano sul fatto che vi è un’alta probabilità che il 2024 diventi l’anno più caldo mai registrato, poiché l’effetto di El Niño potrebbe aggiungere circa 0,2°C alle temperature medie.

Considerando che attualmente il riscaldamento globale è di circa 1,2°C, è possibile che si superi la soglia critica di 1,5 gradi. Un rapporto recente dell’Organizzazione meteorologica mondiale ha previsto che ciò avverrà entro i prossimi 5 anni.

Inoltre, El Niño può influenzare i pattern di precipitazioni in tutto il mondo, con conseguenze sulla siccità e gli alluvioni. Di solito, nelle regioni che hanno sperimentato periodi di siccità o carenza di precipitazioni negli ultimi anni a causa della presenza della La Niña, si prevede una maggiore pioggia. Viceversa, in Europa il ritorno di El Niño di solito si traduce in inverni più secchi e freddi nel Nord Europa e più umidi e piovosi nel Sud Europa.