Alleanza fotovoltaico: come sono cambiati gli obbiettivi per le rinnovabili

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14/10/2022

A fronte della crisi internazionale e dell’aumento dei prezzi, le esigenze di produzione di energia rinnovabile previste dal Pniec 2020 (il piano energia nazionale, n.d.r.) sono quasi raddoppiate. Secondo l’Alleanza Fotovoltaico, in Italia servirebbero 100 GW in più ottenuti dalle energie rinnovabili. Andiamo a scoprire come sono cambiati gli obbiettivi.

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L’energia solare e gli impianti fotovoltaici rappresentano una delle migliori fonti di energia da poter utilizzare per raggiungere gli obbiettivi ambientali previsti per il 2030.

Gli obbiettivi dell’Alleanza fotovoltaico

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L’obiettivo di 52GW di rinnovabili da raggiungere entro il 2030, non può più essere sufficiente: servono almeno 100 GW, 10 all’anno nei prossimi dieci anni. Questo è il quadro che viene fuori in un comunicato dell’Alleanza per il fotovoltaico, che rappresenta uno dei principali operatori dell’energia solare.

L’Alleanza continua così nel comunicato:

“La concreta soluzione alle difficoltà che si trovano ad affrontare oggi famiglie e imprese italiane, a causa dell’aumento del costo dell’energia  non può essere costituita unicamente da misure emergenziali, ma è legata allo sviluppo dell’energia rinnovabile, in tutte le sue forme. In modo particolare, il sole, ha la capacità di poter rappresentare l’energia alternativa sfruttabile, da Nord a Sud, da famiglie e imprese attraverso lo sviluppo di impianti a tetto e parchi solari”.

L’Alleanza spiega così il problema dell’occupazione del suolo:

“La questione dell’occupazione di suolo, di frequente indicata come la causa dell’opposizione alla realizzazione dei parchi solare non costituisce un reale problema. In via ipotetica se tutti i 100 GW necessari fossero prodotti da impianti su area agricola sarebbe sufficiente utilizzare il 3% dei terreni non coltivati. La maggior parte dei progetti presentati a livello regionale e nazionale va infatti in questa direzione: la loro realizzazione non grava sulla collettività, in quanto non beneficiano di incentivi pubblici, ma sono il frutto di investimenti totalmente privati.