Amianto ed eternit: l’importanza della rimozione dello smaltimento
Lo smaltimento dell’amianto e dell’eternit è un problema ancora molto diffuso nel Bel Paese e che mette in allarme molte persone. Infatti, nonostante sia stata dimostrata la pericolosità di questi materiali, ancora molti edifici e costruzioni ne sono provvisti. Ciò può mettere in pericolo la salute di quanti vi entrano in contatto. Di fatto, sembra che in Italia debbano ancora essere smaltiti circa 100 milioni di metri quadrati di eternit.
In generale, negli anni, è stato smaltito e bonificato solo circa il 3% dell’amianto presente sul territorio dello stivale. Si tratta di cifre spaventose, che non possono non far riflettere. Ma dove si possono ritrovare queste sostanze pericolose? Per circa 20 anni, a partire dal 1965, l’amianto è stato impiegato nell’edilizia per la realizzazione del cemento armato o dell’eternit.
Per tanto, è presente in molte coperture (tetti e lastre), cassoni, pannelli divisori, canne fumarie, camini, caldaie, stufe, pavimentazioni in linoleum, serbatoi dell’acqua e tanto altro ancora. Vista l’elevata distribuzione, non è strano ritrovare nei condomini, nei luoghi di lavoro o nelle abitazioni, elementi pericolosi che devono essere adeguatamente eliminati.
Quali sono i costi per la rimozione e lo smaltimento di amianto ed eternit?
Provvedere allo smaltimento eternit ed amianto è fondamentale, ma prima di procedere è necessario informarsi in merito ai costi previsti per la rimozione al mq e per lo smaltimento al kg, in modo da non andare incontro a spiacevoli sorprese. Infatti, le spese di rimozione sono a carico dei proprietari degli immobili. Inoltre, è fondamentale tenere presente che la bonifica amianto è regolamentata dal 1992 con la Legge 27.03.1992 n. 257 e con i successivi decreti, in cui vengono date delle direttive precise, che è necessario non trascurare.
Leggi anche: Rimozione amianto: perchè va fatta, costi, procedura e normativa
Prima di tutto, i privati non possono provvedere personalmente a queste delicate operazioni, ma devono necessariamente rivolgersi a dei professionisti, a cui è meglio chiedere diversi preventivi. In generale, tuttavia, per rimuovere l’amianto i prezzi previsti al mq si aggirano intorno ai 10-20 euro. Per lo smaltimento, invece, bisogna ragionare in chilogrammi, per tanto si parla di 0,2-0,3 euro al kg per quantità non superiori a 1500 kg (100 mq). Quella indicata è una stima approssimativa dei costi. Per questo è importante chiedere delle delucidazioni al riguardo prima di iniziare i lavori.
Perché l’amianto è pericoloso?
L’amianto, conosciuto anche con il nome di asbesto, è un minerale caratterizzato da una struttura composta da fibre. Queste, se inalate o ingerite, possono depositarsi nei polmoni, portando allo sviluppo di malattie estremamente pericolose. In primis si può verificare l’asbestosi, che comporta la compromissione della normale struttura dei polmoni, in quanto si genera un tessuto fibroso che impedisce il raggiungimento dell’ossigeno nel sangue.
Questa patologia comporta disturbi cardiaci e difficoltà respiratoria. Tuttavia, l’inalazione delle fibre di amianto può causare anche diversi tipi di tumori, tra cui il più famoso è i mesotelioma, ovvero un particolare cancro ai polmoni che, nella maggior parte dei casi, porta alla morte. L’esposizione all’amianto, infine, può determinare la comparsa di placche pleuriche, che, però, non alterano le funzioni del polmone e non hanno spesso un decorso maligno.