Ampliamento delle aree idonee al fotovoltaico: come funziona
Il Decreto Ucraina estende le zone sulle quali poter posare i pannelli, oltre quelle già consentite dal Decreto Aiuti
11/05/2022, le aree idonee alla realizzazione di impianti fotovoltaici saranno estese: dai 300 ai 500 metri quelle agricole che si trovano intorno a stabilimenti industriali, cave e miniere, e dai 150 ai 300 metri quelle collocate nelle fasce adiacenti alle autostrade. Andiamo a scoprire le ultime novità.

Lo prevede un emendamento alla legge di conversione del Decreto Ucraina o Taglia Prezzi (DL 21/2022) approvato in Senato che interviene sull’articolo 20, comma 8, lettera c-ter del Dlgs 199/2021 (articolo già recentemente modificato dal Decreto Aiuti), incrementando da 300 a 500 metri le aree, purchè non interessate da vincoli ex Codice dei Beni culturali e del Paesaggio.
Ampliamento fotovoltaico: quali sono le aree idonee

Dopo le integrazioni del Decreto Aiuti e quelle del Decreto Ucraina, saranno considerate idonee all’installazione di impianti fotovoltaici, anche con moduli a terra:
1) le aree classificate agricole, racchiuse in un perimetro i cui punti distino non più di 500 metri da zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale, compresi i siti di interesse nazionale, nonché le cave e le miniere;
2) le aree interne agli impianti industriali e agli stabilimenti, nonchè le aree classificate agricole racchiuse in un perimetro i cui punti distino non più di 500 metri dal medesimo impianto o stabilimento;
3) le aree adiacenti alla rete autostradale entro una distanza non superiore a 300 metri.
Stiamo parlando di un ampliamento necessario per il raggiungimento degli obbiettivi ambientali prefissati dall’Europa per il 2030. In questo modo sarà possibile sfruttare una superficie maggiore per l’installazione di impianti fotovoltaici che potranno fornire energia pulita e rinnovabile e coprire una buona parte del fabbisogno energetico nazionale.