Approvazione decreto aiuti: come funziona il “bonus bollette”
Il Consiglio dei Ministri lo scorso giovedì 10 novembre 2022 a Palazzo Chigi, ha approvato ufficialmente il quarto decreto Aiuti. Sono stati stanziati circa 9 miliardi di euro per interventi legati principalmente all’attuale crisi energetica.
Varato il quarto decreto Aiuti dal governo Meloni, circa 9 miliardi di euro per intervenire principalmente sulle questioni legate alla crisi energetica.
I crediti d’imposta sono stati prorogati per le aziende e il così chiamato “bonus bollette” è stato rafforzato. C’è stato poi un aumento per quanto riguarda il tetto all’uso del contante, che è passato dagli attuali 1000 ai 5000 euro.
Rimanendo sull’impellente tema della crisi energetica, a Palazzo Chigi è stata discussa la spinosa questione delle concessioni e della gestione delle trivellazione di gas naturale.
Alcuni divieti saranno cancellati e verranno rilasciate nuove concessioni per estrarre gas naturale tra le 9 e le 12 miglia dalla costa. Potrebbero esserci anche concessioni per estrarre gas a una distanza di almeno 9 miglia dalla costa in un preciso tratto di mare del Veneto. I giacimenti potranno però funzionare solo nel caso rispettino una riserva di almeno 500 milioni di metri cubi di gas.
Cosa prevede la bozza del dl nel dettaglio
Nella bozza del Dl Aiuti-quater approvato dal Consiglio dei Ministri, è già stato anticipato come l’uso del contate passerà a 5.000 euro. Modifiche poi al superbonus 110%: nel 2023, la percentuale di sconto si abbasserà fino al 90%.
Il bonus sui costi per lavori edilizi per interventi di efficienza energetica è previsto anche per villette unifamiliari ma con il requisito del limite di reddito di 15mila euro all’anno.
Per quanto riguarda il così chiamato “bonus bollette”, saranno le aziende private a indirizzarlo ai dipendenti senza alcuna tassa e la soglia si è alzata: dai 600 ai 3mila euro.
Fare domande per il “bonus bollette” avverrà nella stessa dinamica utilizzata finora e sempre per quanto riguarda le bollette, è prevista una rateizzazione per le aziende.
Alle realtà con sede fiscale in Italia, arriveranno entro il 31 dicembre 2023 fatture che si riferiscono però ai consumi dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023. Nel caso le bollette, a parità di consumi, dovessero essere più alte dell’importo pagato in tutto il 2021, sarà allora possibile rateizzare il pagamento della differenza, con un tetto massimo di 48 rate.