Arriva Euro 7: cosa cambia e quali macchine verranno vietate?
Poche ore fa a Bruxelles la Commissione Europea ha definito le nuove norme volte a regolare e ridurre le emissioni dei veicoli all’interno dell’Unione Europea.
Ridurre significativamente le emissioni è uno degli obiettivi fondamentali – o almeno, dovrebbe – di gran parte dei governi, motivo per cui oggi giovedì10 novembre 2022, l’inquinamento che deriva dai veicoli su strada è stato argomento centrale a Bruxelles dove si è riunita la Commissione Europea.
L’Unione Europea si sta dirigendo verso l’applicazione ufficiale delle norme Euro 7, che acuiscono diversi aspetti sia per le auto termiche che elettriche. Euro 7 si prevede venga applicata ad auto e furgoni dal 1° luglio 2025 e due anni dopo, ad autobus e camion.
Acuire alcune regole è sembrata ai politici una scelta necessaria proprio perché stando ai dati raccolti, le emissioni dei mezzi di trasporto in Europa corrispondono a circa il 30% (per quanto riguarda le emissioni nocive di ossidi di azoto NOx, che arriva al 47% all’interno delle aree urbane) e considerando le sole polveri sottili PM 2,5, le emissioni corrispondono al 10%. Le decisioni appena adottate sono dunque volte a limitare i danni della combustione di carburanti fossili ma anche delle polveri sottili che derivano da freni e pneumatici.
Le prescrizioni sempre più severe sono parte della proposta della Commissione Europea che deve essere ancora approvata dal Parlamento.
Euro 7, cosa cambia?
La proposta della Commissione prevede che vengano ampliate le condizioni di guida coperte, come temperature estreme e brevi spostamenti quotidiani e prolungando il periodo per il quale devono essere applicate le norme. Ogni anno sono 70.000 le morti premature causate dalle emissioni dei trasporti su strada, altro importante motivo per cui le nuove norme prevedono prescrizioni sempre più severe.
Tanto per le auto termiche quanto per le elettriche dovranno esserci sempre meno emissioni di polveri e microplastiche dai freni e dalle gomme, una durata più lunga dei sistemi di depurazione (catalizzatori e filtri), test di inquinamento più attenti con tanto di monitoraggio digitale della performance. Nello specifico, gli inquinanti dovranno essere ridotti rispettando limiti prestabiliti: gli ossidi di azoto NOx del 35% per le auto e i furgoni e del 56% per i bus e i mezzi pesanti, le polveri sottili del 13% e del 39% per bus e mezzi pesanti e per tutti il 27% in meno di polveri dai freni.
Comunque le novità da introdurre non sembrano economicamente sconvenienti, perché la spesa sarà fra i 90 e i 150 euro in generale, mentre per i mezzi più imponenti arriverà a un massimo di 2.600 euro. Non solo ma, promette la Commissione, per ogni euro speso nell’applicazione dell’Euro 7 se ne guadagneranno 5, ovvero quelli risparmiati in termini di tutela della salute e dell’ambiente.