Asili nido Plastic Free: il progetto a Milano

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07/12/2022

A Vimodrone è stato portato avanti un interessante progetto che punta all’impatto zero per gli asili nido comunali. I dati sono molto incoraggianti: nel primo anno di sperimentazione si è giunti a evitare la produzione di 8,6 tonnellate di rifiuti. Andiamo a scoprire come questo sistema potrebbe migliorare la gestione dei rifiuti.

Asilo
Vimodrone, comune nella zona nord est della città metropolitana di Milano, è recentemente balzato agli onori delle cronache green per un progetto che ha coinvolto gli asili nido.

L’iniziativa green degli asili nido: la politica plastic free

Green


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Grazie all’iniziativa della cooperativa Koinè e a un finanziamento di Fondazione Cariplo, Bando Plastic Challenge, ci si è impegnati nel ridurre in maniera importante la quantità di rifiuti in plastica prodotta nella gestione ordinaria degli asili nido.

Il progetto Asili Nido Plastic Free si è mosso lungo tre direttive principali, vale a dire: sostituzione di pannolini usa e getta con quelli lavabili; utilizzo di materiali naturali, di riuso e destrutturati per l’allestimento degli spazi; riduzione di produzione di rifiuti plastici da imballaggio all’interno delle cucine.

Cosa prevede il progetto?

Sostenibilità
Scendendo nel particolare, l’idea portata avanti dalla cooperativa sociale Koiné è stata quella di ricorrere il più possibile a materiali riutilizzabili, evitando in tal modo i prodotti usa-e-getta, per ridurre drasticamente i rifiuti prodotti ogni giorno negli asili nido comunali. Dal punto di vista concreto, queste sono le azioni messe in campo:

materiali naturali, di riuso e destrutturati anche per i giochi e le attività con bambine e bambini;
nessun avviso cartaceo alle famiglie, ma ricorso alla comunicazione digitale (via app dedicata o email);
nessuna tovaglia di carta, ma utilizzo di quelle lavabili;
no ai bicchieri di plastica in favore dell’uso di bicchieri infrangibili e lavabili;
ricorso all’acqua del rubinetto, sicura e controllata, e conseguente dismissione di bottiglie di plastica;
riduzione delle confezioni in plastica per i cibi della cucina;
uso di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate;
utilizzo di pannolini lavabili, al fine di evitare il ricorso ai 40mila pannolini usa-e-getta necessari, che significano oltre 6,5 tonnellate di rifiuti indifferenziati;

Senza dubbio l’iniziativa degli Asili Nido Plastic Free è da seguire anche da parte di altre realtà italiane, perché, come dicono gli organizzatori, “per crescere plastic free si comincia da piccoli”.