Atenei sostenibili: molte università italiane nella classifica QS
La QS Sustainability Rankings ha raccolto per la prima volta le università del mondo studiando le prestazioni di sostenibilità sociale e ambientale di ogni istituto, e gli atenei italiani si trovano in un’ottima posizione.
Sono 1300 le università prese in esame nella prima edizione della classifica che ha come obiettivo quello di valutare quanto gli istituti di istruzione superiore siano sostenibili. Nella classifica anche l’Italia ha ottenuto un ottimo risultato, con ben 31 università valutate come idonee per essere inserite nella lista.
La QS World University Rankings: Sustainability, pubblicata due giorni fa, ha “premiato” le università che stanno agendo al meglio per essere sostenibili, combattere in nome del rispetto ambientale e pronte ad agire contro problemi sociali e climatici sempre più acuti. Si legge sul sito ufficiale che la metodologia è stata:
Composta da indicatori progettati per misurare la capacità di un’istituzione di affrontare le più grandi sfide ambientali, sociali e di governance (ESG) del mondo.
L’Italia seconda in europa secondo QS
Ad essere in prima linea nella classifica ufficiale sugli atenei sostenibili è L’Università della California, Berkeley, che vanta i punteggi più alti sia per “Impatto ambientale” che per “Impatto sociale”.
Successivamente è il Canada ad avere nella classifica ben due università, l’Università di Toronto e l’Università della British Columbia con punteggi da podio. Per quanto riguarda l’Europa, l’Italia conta ben 31 università inserite nella classifica che infine ha scelto 700 dei 1300 atenei valutati.
Un buon risultato per il Bel Paese in un momento in cui quanti più settori possibili è bene agiscano per mettere in atto politiche che abbraccino il rispetto ambientale.
Per potere decidere come valutare e classificare gli atenei, gli indicatori sono stati così suddivisi: misure di sostenibilità ambientale (istituzioni sostenibili, istruzione sostenibile e ricerca sostenibile) e misure di impatto sociale cioè includono uguaglianza, scambio di conoscenze, impatto educativo, occupabilità, opportunità e qualità della vita.
La classifica appena pubblicata rappresenta un passo avanti per la consapevolezza e anche la raccolta precisa di dati così da comprendere come il mondo dello studio superiore educhi anche al rispetto ambientale, essenziale per gli adulti di oggi e domani. Non solo, ma una tale valutazione può risultare utile per stimolare gli atenei a cambiare in meglio.