Auto elettriche in Svezia: il nuvo giacimento di terre rare

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14/01/2023

Sotto il suolo della Svezia è stato trovato il più grande deposito conosciuto di elementi di terre rare d’Europa, il clamoroso annuncio è stato fatto oggi dal CEO del gruppo minerario Lkab Jan Moström in occasione della visita di una delegazione della Commissione Europea nel Paese che in questo momento ha la presidenza di turno semestrale dell’Unione. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Auto, Elettriche
L’area interessata è il sottosuolo di Kiruna, città mineraria della Lapponia svedese in questi giorni finita sulle prime pagine dei giornali in quanto presto ospiterà lo spazioporto dell’Esrange Space Center, il primo launch complex dell’Europa continentale.

Terre rare in Svezia: cosa sono?

Svezia
I “significativi depositi” custodirebbero secondo le prime stime oltre un milione di tonnellate di ossidi di terre rare. É indubbiamente il più grande deposito conosciuto d’Europa, e sarà incredibilmente prezioso nella produzione di veicoli elettrici e turbine eoliche, riducendo nel contempo la dipendenza della catena produttiva dalla Cina e dalla Russia.

Ciò sarebbe sufficiente per soddisfare gran parte della domanda futura dell’UE per la produzione dei magneti permanenti necessari per i motori elettrici, tra l’altro, nei veicoli elettrici e nelle turbine eoliche.

Terre rare in Svezia: i vantaggi per il futuro

Metalli
Nel comunicato si legge:

“Una buona notizia non solo per LKAB e la Svezia, ma anche per l’Europa ed il clima: è indubbio che questo giacimento diventerà un elemento fondamentale per la produzione delle materie prime critiche che sono assolutamente cruciali per perseguire la transizione verde”.

Si tenga presente che sino ad oggi l’Europa era completamente priva di elementi rari, a fronte di una domanda in fortissima crescita per l’elettrificazione del parco auto del Vecchio Continente (nonostante esistano già sperimentazioni di motori elettrici privi di terre rare, vedasi i casi Vitesco, Renault e Honda).

Attenzione, però, perché i tempi per sfruttare il deposito sono lunghi: è necessaria una richiesta di concessione di sfruttamento del giacimento di Per Geijer per analizzarlo in modo approfondito e per verificare le condizioni necessarie per l’estrazione. Saranno da capire anche le condizioni di profittabilità e l’impatto ambientale affinché questo possa essere minimizzato o compensato. I tempi stimati per l’inizio dei lavori di estrazione sono di almeno 10-15 anni.