Auto elettriche: perché in Italia il mercato fatica a decollare
Uno studio condotto da Deloitte in 24 Paesi ha svelato le motivazioni dietro lo scetticismo dei consumatori italiani nei confronti delle auto elettriche. Vediamo insieme quali sono i risultati ottenuti dall’azienda.
Deloitte ha pubblicato il Global Automotive Consumer Study 2023, lo studio che l’azienda conduce ogni anno in merito ai consumi nel settore automotive. La ricerca è stata condotta su oltre 26 mila consumatori in 24 Paesi e ne è emerso che in i consumatori italiani nutrono forti dubbi in merito all’acquisto dell’auto elettrica.
Nello specifico, i consumatori italiani vorrebbero abbandonare benzina e diesel ma nei fatti non riescono poi a compiere il passo finale. Per questi motivi, il mercato italiano vede in netta crescita le ibride tradizionali a differenza delle auto elettriche e le ibride plug-in.
In Italia, nel 2022, le immatricolazioni di auto a zero emissioni hanno visto una flessione del 26,6%, pari a 49.536 unità.
I motivi dietro le scelte del consumatore italiano
Come riportato da Il Corriere, dalla ricerca condotta da Deloitte, è emerso che il 69% dei cittadini italiani intervistati si è dichiarato interessato ai veicoli elettrificati (ibridi e soprattutto elettrici), uno dei valori più alti al mondo. Tuttavia, quest’ultimi nutrono una serie di preoccupazioni in merito a molteplici aspetti, come l’accessibilità economica, l’autonomia delle batterie e le tempistiche di ricarica dei veicoli.
La ricerca si è concentrata anche sulla percezione dei consumatori riguardo all’impiego di tecnologie sempre più innovative e sofisticate come requisito necessario per differenziare i brand e i modelli sul mercato. In Italia, i servizi più apprezzati sono quelli che forniscono aggiornamenti relativi alla manutenzione o stato di salute del veicolo (69%) e al miglioramento della sicurezza stradale (69%), seguiti dalla manutenzione predittiva e dagli update su traffico e congestione stradale (64%). In merito alle modalità di pagamento per usufruire dei servizi, la maggior parte preferisce un prezzo basato sull’utilizzo effettivo (61%), seguito da un cost premium incluso nell’investimento d’acquisto iniziale (32%).
Per quanto riguarda l’acquisto delle auto, la quota di chi preferisce recarsi di persona presso la concessionaria è dell’83% in Italia.