Auto elettriche sospese nelle regioni alluvionate: ecco perché
In alcune regioni italiane in questo momento vige un provvedimento che ha messo stop alla circolazione delle auto elettriche. Il regolamento in questione è valido nelle regioni colpite dall’alluvione della scorsa settimana. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono i motivi dello stop.
Dopo i disastri causati nei giorni scorsi dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna e le Marche, il Comune di Ravenna ha emanato un provvedimento che vieta la circolazione ai veicoli a motore elettrico e ibrido. A emettere lo stop è il comune, ma che agisce seguendo quanto comunicato dai Vigili del Fuoco.
Precauzioni che valgono per tutte le auto elettriche colpite dall’alluvione. Sebbene le auto elettriche possano essere tranquillamente guidate sotto la pioggia, i Vigili del Fuoco hanno deciso di adottare una misura di precauzione almeno per tutti i veicoli elettrici che sono stati alluvionati nei giorni scorsi.
La misura precauzionale viene sempre messa in atto dalle autorità a livello internazionale a scopo preventivo in caso di disastri atmosferici. In caso contrario vi sarebbe infatti il rischio di cortocircuiti e incendi causati dalla penetrazione dell’acqua all’interno delle auto. L’ordinanza in questione recita:
A scopo precauzionale i concessionari e i soggetti privati che a qualsiasi titolo possiedono veicoli elettrici e ibridi che hanno subito immersione in seguito agli eventi meteorologici dei giorni scorsi, o che si trovano in ambienti particolarmente umidi, devono adottare alcune misure preventive a tutela della pubblica incolumità.
Alluvione nel centro Italia: vietata la circolazione alle auto elettriche e ibride
Tutte le auto elettriche devono rimanere in “quarantena” per 15 giorni in spazi esterni, con una distanza tra un veicolo e l’altro, da edifici e da altri veicoli di almeno cinque metri. Il provvedimento è stato preso dopo lo scoppio di un incendio avvenuto nel parcheggio di una concessionaria di Fornace Zarattini, dove grazie ai Vigili del Fuoco si è evitato il peggio.
Il pericolo della fuga termica delle batterie è bassissimo, grazie alle moderne tecnologie sempre più sicure. Solo in condizioni anomale, come nel caso in cui il veicolo rimanga per ore immerso in acqua, c’è il rischio che questo possa avvenire una volta estratto dall’acqua, con conseguente rischio di incendio. Lasciando per 15 giorni il veicolo all’aria aperta il rischio diminuisce drasticamente, motivo per cui i Vigili del Fuoco hanno emanato il provvedimento.