Batteria sodio-zolfo: a quanto arriva l’efficienza?
Grazie ad un nuovo design la batteria sodio-zolfo dell’Università di Sydney ha raggiunto una capacità di 1.017 mAh/g a temperatura ambiente. Andiamo a scoprire quali sono le ultime novità a riguardo.

Batterie sodio-zolfo: lo studio sull’efficienza

In realtà le ricaricabili sodio-zolfo non rappresentano una novità. Sono dispositivi di accumulo a sali fusi costituiti da sodio liquido (Na) e zolfo (S) conosciti da ben 50 anni. Tra i loro punti di forza contano un’elevata densità di energia, un’alta efficienza di carica/scarica e un lungo ciclo di vita (>1000). Queste batterie sono fabbricate a partire da materiali economici e comuni. Il problema è che lavorano a temperature di esercizio tra i 300 a 350 °C. Se si considera anche la natura altamente corrosiva dei polisolfuri di sodio che si fumano nei cicli, si capisce bene come questa tecnologia possa avere applicazioni molto limitate.
Le nuove batterie sodio-zolfo

Il dottor Shenlong Zhao, ricercatore capo, afferma:
“La nostra batteria al sodio ha il potenziale per ridurre drasticamente i costi fornendo al contempo una capacità di stoccaggio quattro volte superiore. Si tratta di una svolta significativa per lo sviluppo delle energie rinnovabili che, sebbene riduca i costi a lungo termine, ha incontrato diverse barriere finanziarie all’ingresso”
La nuova batteria sodio- zolfo è stata specificamente progettata per fornire una soluzione ad alte prestazioni per grandi sistemi di accumulo di energia rinnovabile, come le reti elettriche, riducendo significativamente i costi operativi.