Batterie a stato solido: il futuro dell’accumulo energetico

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08/04/2023

E’ stato trovato un modo per “manipolare” il flusso di elettroni all’interno della cella delle batterie prevenendo la crescita di dendriti di litio. Andiamo a scoprire le ultime novità sullo sviluppo di questi nuove tipologie di batterie.

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Sono stati raggiunti nuovi traguardi per le batterie a stato solido, una delle soluzioni più promettenti per l’accumulo energetico di veicoli elettrici e dispositivi mobili.

Batterie a stato solido: le ultime novità

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Grazie ad una ricerca britannica la tecnologia può contare da oggi su un nuovo approccio con cui superare due delle sfide ancora aperte: la formazione di dendriti e l’instabilità interfacciale delle batterie.

Nonostante i primi elettroliti a stato solido siano stati scoperti nel 1831, sono dovuti passare oltre un centinaio di anni prima di vederli in funzione, e con pessimi risultati, in sistemi elettrochimici. Oggi questi elementi rappresentano la chiave per batterie ad alta densità energetica. La tecnologia ha già trovato impiego in applicazioni come i pacemaker e i vari dispositivi indossabili, facendosi lentamente strada nei veicoli elettrici e nell’accumulo domestico.

Le batterie a stato solido sono infatti potenzialmente più sicure e capaci, ma per conquistare a pieno il mercato delle ricaricabili devono ancora affrontare ancora sfide significative. A partire dagli alti costi, dalla durata e dalla stabilità. Un nutrito gruppo di ricercatori dell’Università del Surrey, del National Physical Laboratory e dell’University College di Londra ha trovato un modo per manipolare il flusso interno di elettroni all’interno delle batterie a litio a stato solido e prevenire uno dei problemi più comuni: la “crescita di dendriti”.


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Batterie a stato solido: la soluzione contro i dendriti

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Il fenomeno della crescita dei dentriti si verifica quando piccoli frammenti di litio metallico formano sulla superficie dell’anodo sottili escrescenze metalliche aghiformi e ramificate , capaci di penetrare nell’elettrolita portando a cortocircuiti elettrici o perdita di potenza. Per combattere la crescita di tali spine, il team ha creato uno strato speciale tra l’elettrolita a stato solido e l’anodo metallico di litio che impedisce agli elettroni indesiderati di entrare nell’elettrolita e causare problemi, aumentando al contempo la durata della batteria.

Il dottor Xuhui Yao, primo autore dell’articolo pubblicato sulla rivista Energy & Environmental Science, spiega:

“Abbiamo sviluppato una soluzione per affrontare il problema della crescita dei dendriti nelle batterie a stato solido. Il nostro approccio prevede la creazione di uno strato barriera che consenta alla batteria di funzionare normalmente ma rallenti la crescita dei dendriti e promuova la loro rapida eliminazione, rendendo così la batteria più sicura e affidabile.”