Batterie al litio: come riciclarle grazie all’innovazione
Sono stati fatti molti passi in avanti per quanto riguarda il settore della mobiltà elettrica e ci si aspetta che nei prossimi anni, soprattutto entro il 2035, anno di svolta per i motori endotermici, le aziende automobilistiche potranno sviluppare soluzioni sempre più innovative per l’economia circolare dei vari materiali che compongono le batterie. Andiamo a scoprire l’ultima invenzione per il riciclo delle batterie al litio.
E’ stato progettato un nuovo reattore rotante capace di riciclare in pochi minuti le batterie al litio.
Riciclo batterie: perchè è importante
Le batterie a litio sono molto importanti per la mobilità elettrica e sostenibile. In futuro dovranno essere adottate e sviluppate sempre più soluzioni che permettano di renderle efficienti e sostenibili, ed è quindi importante concepirle come un un prodotto riciclabile.
Il processo di riciclo delle batterie al litio richiede un uso estensivo dell’idrometallurgia. La batteria utilizzata, prima di essere riciclata, viene suddivisa e smantellata, le varie componenti di metalli vengono estratte. La fase in cui le componenti metalliche rare vengono estratte deve avvenire diverse volte nel processo di riciclo attuale, e occorre utilizzare reattori separati.
L’utilizzo di più materiali e processi tecnologici richiede dei costi maggiori, quindi si può dire che il futuro del riciclo delle batterie diventa una tematica fondamentale.
Non riciclare il litio significherebbe anche che quando le batterie passano al processo di smaltimento, perchè ormai inutilizzabili, andrebbero nell’inceneritore e quindi diventerebbero risorse non più utilizzabili. Questo aumenterebbe il rischio che elementi tossici penetrino nel suolo e nell’acqua.
Riciclo batterie al litio: il nuovo progetto
Un gruppo di scienziati guidati dal professor Bartosz A. Grzybowski, del Center of Soft and Living Matter all’interno dell’Institute for Basic Science (IBS) della Corea del Sud, ha trovato un nuovo metodo per riciclare metalli preziosi come litio, nichel e cobalto, dalle batterie a fine vita.
Grzybowski è riuscito a evitare l’utilizzo di più reattori. Meno reattori, meno costi, meno tempi, meno processi complessi. Il reattore che permette di fare tutto insieme si chiama reattore rotante. E a differenza degli altri metodi, questo reattore può essere agitato ed emulsionato vigorosamente mantenendo separati i vari strati acquosi. La rotazione permette infatti la formazione di strati concentrici sufficientemente stabili da evitare la coalescenza.
Il processo è ancora in fase di sviluppo, ma promette bene per il futuro. In questo 2023 si stanno facendo molti passi in avanti per quanto riguarda il settore della mobilità sostenibile ed elettrica.