Biometano: come aumentare l’efficienza della produzione?

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01/05/2023

Concorre all’obiettivo di aumentare l’efficienza e ridurre i costi della produzione di biometano, il nuovo progetto europeo Biomethaverse , un’iniziativa da 10 milioni di euro che dimostrerà 5 percorsi innovativi di produzione di biometano in Francia, Grecia, Italia, Svezia e Ucraina. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

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Sono stati studiati 5 nuovi percorsi tecnologici per incrementare la produzione di biometano del 66%.

Biometano: il nuovo progetto Biomethaverse

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Il nuovo progetto europeo Biomethaverse si pone l’obbiettivo di migliorare l’efficienza della produzione di biometano. L’iniziativa, del valore di 10 milioni di euro, è co-finanziata al 70% dall’Unione europea e coinvolge sotto il coordinamento dell’Istituto Isinnova, ventidue partner provenienti da nove Stati membri, tra cui Enea e il Politecnico di Milano.

Le realtà avranno a disposizione 54 mesi di tempo per realizzare nuovi percorsi di generazione per il biometano: termochimico, biochimico, elettrochimico e biologico. Con l’obiettivo ultimo di incrementarne la produzione del 66% entro la fine del decennio, ad un costo del 44% più basso rispetto ad oggi. Ma soprattutto puntando a risparmiare 113 Mt CO2eq nello stesso periodo.

Biomethaverse realizzerà 5 impianti dimostrativi per la produzione di biometano in altrettanti Paesi europei (Francia, Grecia, Svezia, Ucraina e Italia), impiegando come punti di partenza la digestione anaerobica convenzionale o la gassificazione.

Alessandro Agostini, referente ENEA del progetto, sottolinea:

“Ma prima di tutto dovremo arrivare a diversificare la base tecnologica. Questo gas è ancora costoso da produrre e le tecnologie di metanazione ancora poco mature e diffuse”.

Le nuove tecnologie per la produzione di biometano

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Le diverse tecnologie di trattamento saranno testate singolarmente o in maniera combinata nei 5 siti.

Prosegue l’ENEA:

“In quattro dimostratori di Biomethaverse il biogas o il syngas verranno combinati con idrogeno rinnovabile, mentre nel quinto caso, sarà utilizzata direttamente elettricità rinnovabile per aumentare la resa complessiva di biometano prodotto da microorganismi”.

Il sito italiano per lo sviluppo del progetto sarà realizzato presso il depuratore di Bresso-Niguarda del Gruppo CAP, nella periferia Nord di Milano. Qui dal 2019 è in funzione il primo impianto nazionale che immette nella rete del gas biometano prodotto a partire da reflui fognari.

In collaborazione con i partner italiani, CAP implementerà un nuovo sistema integrato composto da 4 unità, per ottenere una produzione di biometano più sostenibile.