Bonus addio: quali bonus saranno tagliati per la riforma dell’Irpef

Per molti cittadini i bonus erogati dallo stato sono fondamentali per poter sostenere i costi energetici sempre più elevati. Tuttavia a causa della riforma fiscale dell’Irpef molti bonus potrebbero essere tagliati da parte del governo. Ecco quali sono i bonus a rischio!

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La riforma fiscale, ha annunciato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, implicherà necessariamente anche una revisione dei bonus che lo stato potrà erogare prossimamente. Per attirare la riforma dell’Irpef servono nuove entrate nelle casse dello stato, e sarà proprio dai bonus che il governo ne prenderà una parte.

Dai dati sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2022 Il Sole 24 Ore evidenzia che ci sono a disposizione 108,3 miliardi di euro. Parte di questa cifra verrà presa e usata per la riduzione da quattro a tre aliquote Irpef. Nel nostro paese l’imposta media pagata per il Fisco è di 5.452 ma c’è circa un terzo dei contribuenti che non versa nulla di Irpef grazie a esenzioni e detrazioni.

Il 26% dei contribuenti ha dichiarato un reddito inferiore a 15mila euro e ha quindi diritto a ottenere diversi bonus e contributi oltre ad accedere a varie detrazioni per cui non paga alla fine quasi nulla di Irpef. Oltre a questi ci sono poi altri tre milioni di contribuenti che, grazie al trattamento integrativo (ex bonus Renzi, poi diventato bonus 100 euro), godono della cosiddetta no tax area.

Bonus addio per la riforma Irpef, che cosa succede

Soldi
Autore: nattanan23 / Pixabay

Nel 2022 (quindi con riferimento all’anno d’imposta 2021) l’Irpef totale è stata di 171 miliardi di euro, aumentando rispetto all’anno precedente: ciò si deve agli aumenti delle attività che sono seguiti alla crisi da pandemia.

Il reddito complessivo dichiarato è aumentato rispetto all’anno precedente (+5,5%). Tra detrazioni e deduzioni si arriva a una cifra di ben 108,3 miliardi di euro. Tra queste, quelle su cui il governo forse interverrà sono proprio i bonus, ovvero il 24% del totale.

A rischio sono quindi i bonus per le spese sanitarie, quelle per il recupero del patrimonio edilizio (quindi tutti i bonus per la ristrutturazione), quelle per la scuola e l’istruzione. Se scuola e sanità dovrebbero comunque essere tutelate sono invece più a rischio gli altri sussidi dello stato.