Bonus auto elettriche: quali sono le agevolazioni da non perdere
Tornano gli ecobonus per veicoli non inquinanti e infrastrutture a ricarica elettrica. Andiamo a scoprire tutte le novitò a riguardo per non farsi sorprendere e sfruttare a pieno gli aiuti statali in materia di rinnovamento e sguardo al futuro.

In arrivo nuovi incentivi per l’acquisto di auto di ultima generazione e anche interventi mirati alla riconversione e oltremodo allo sviluppo delle automotive. Una piega decisa voluta dal Governo in conseguenza a una risposta del ministro Giorgetti che ha fortemente voluto dir la sua a riguardo.
incentivi auto bonus 2022. come funziona

Punto numero uno riguarda l’acquisto di veicoli non inquinanti, in cui il bonus fino a dicembre è del 50% in più in caso di i reddito sotto i 30.000 euro dell’acquirente. Massimo 7.500 euro con rottamazione per macchine nuove categoria M1 ( oppure 6.000 senza rottamazione) omologate non meno di euro 6, emissioni max 20 g/km e costo max 35.000 euro.
Se invece l’emissione dei nuovi mezzi arriva a 60 g/km CO2 e il costo è pari o sotto i 45.000 euro, bonus che scende a 6.000 (4.500 in caso di mancata rottamazione). Potranno beneficiare dei suddetti bonus tutti coloro i quali non hanno altri familiari che ne hanno goduto già.
Leggi anche: Nuovi incentivi auto elettriche: la pubblicazione in Gazzetta ufficiale
Secondo punto importante il fondo automotive che stanzia 8,7 miliardi di euro per favorire uno sviluppo capillare di una filiera di settore performante e cosciente. Ciò per spingere verso la riconversione e riqualificazione oltre alla spinta green eco friendly e a favore delle rinnovabili.
Bonus auto elettriche 2022: le stazioni di ricarica

Anche il punto che riguarda gli aiuti per le postazioni di ricarica dei veicoli è apprezzato e particolarmente in linea con la politica di rivoluzione ecosostenibile. Il futuro passa anche e soprattutto per scelte concrete come quelle contenute nel Decreto in questione.
Il contributo ammonta all’80% del prezzo di acquisto per la colonnina di ricarica, comprensivo di posa in opera a patto che si stia nel limite per richiedente che è pari a 1.500 euro. In caso di ipotesi di posa in opera di tali strutture su suolo pubblico, bonus che coprirà il costo sino a 8.000 euro.
L’incentivo è riconosciuto nel limite di spesa monetaria fissata sulla cifra netta di euro 40 milioni, intesa a valere sulle risorse del Fondo automotive. Secondo Giorgetti:
“Si tratta di un ottimo risultato che finalmente arriva perché va nella direzione di sviluppare strumenti per la riconversione del settore alla luce degli obiettivi previsti dalla transizione ecologica”.