Bonus benzina: l’agevolazione contro il caro carburante
Le regole del beneficio che passa dai datori di lavoro e permette di contrastare l’aumento dei prezzi della benzina. Sono comprese all’interno della misura anche le ricariche di veicoli elettrici. Andiamo a scoprire di cosa si tratta e come funziona.
E’ partito il via libera all’operazione bonus benzina, una misura che aiuterà molti italiani a far fronte al caro carburante che persiste da diversi mesi.
Bonus benzina: come funziona?
Proprio come accade per i cosiddetti fringe benefit, i datori di lavoro del settore privato che lo vorranno, potranno erogare ai propri dipendenti i buoni benzina introdotti contro l’aumento del prezzo dei carburanti. I bonus possono avere un importo massimo di 200 euro, non sono tassati e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa. Tutte le regole sono state chiarite nella circolare 27/E dell’Agenzia delle entrate.
In base alla norma possono erogare il beneficio ai dipendenti solo i datori di lavoro privati, compresi i professionisti e i lavoratori autonomi che hanno dipendenti. Dal momento che la norma è volta a indennizzare i dipendenti dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i datori di lavoro possono riconoscere le somme senza necessità di specifici accordi contrattuali. I buoni benzina possono essere corrisposti per i rifornimenti di carburante ma anche per la ricarica di veicoli elettrici.
Bonus benzina: gli importi previsti
In tutti i casi il bonus benzina non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Da parte del datore di lavoro la somma è deducibile dal reddito d’impresa e va conteggiata in maniera separata rispetto agli altri benefit eventualmente corrisposti.
In sostanza, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).
I buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive, al posto del premio di risultato. In questo caso l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali, nel rispetto della specifica normativa prevista per i premi di risultato.
Sicuramente una misura volta ad aiutare i lavoratori italiani in difficoltà per far fronte al caro carburante.