Bonus edilizi 2023, attenzione: ecco quando sei costretto a restituire l’importo

I bonus edilizi hanno permesso a tanti cittadini di svolgere importanti interventi sulla propria abitazione, per ristrutturazioni e miglioramento energetico. Ma bisogna fare attenzione: in alcuni casi potrebbe essere obbligatorio restituire il bonus. Vediamo insieme nel dettaglio le varie situazioni.

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Negli ultimi anni il governo italiano ha erogato molti bonus edilizi che i cittadini italiani hanno utilizzato per ristrutturare la loro casa. Ma bisogna fare attenzione: in alcuni casi potrebbe essere necessario restituire il bonus ricevuto. Stiamo parlando del caso in cui i lavori per cui si fa richiesta del bonus non vengono completati. Vediamo insieme i dettagli in questo articolo.

Per gli interventi per cui si è richiesta la cessione del credito è necessario che questi siano completati per non dover restituire il bonus. Per quanto invece riguarda il Superbonus, basta che i lavori si siano svolti almeno per il 30% di SAL (stato di avanzamento dei lavori). Ma cosa succede nel caso in cui si abbia chiesto il bonus senza poi finire i lavori?

Dipende dai casi, soprattutto dipende se il credito è stato già utilizzato o meno. Nel primo caso c’è persino il rischio di essere accusati di danno erariale, perché si ha usufruito indebitamente di un’agevolazione fiscale dovuta a lavori mai effettuati. Il Fisco potrebbe quindi dare il via a un accertamento fiscale. 

Bonus edilizi: che cosa accade se non si sono conclusi i lavori

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L’operazione di recupero da parte dell’Erario, infatti, riguarda il beneficiario e il primo cessionario, e solo in caso di dolo chi è subentrato nell’operazione in un periodo successivo. Se volete evitare di dover fare i conti con le possibili conseguenze derivanti dall’accertamento, potete rimediare facendo ricorso al ravvedimento operoso.

Per farlo bisogna provvedere al pagamento dell’imposta dovuta sulle spese sostenute, aggiungendo poi gli interessi e una sanzione per il pagamento in ritardo. Nel caso in cui il credito non sia stato già utilizzato, invece, la situazione si risolve facilmente e non si rischiano ripercussioni in quanto non sussiste alcun debito nei confronti del Fisco. I soggetti interessati a quel punto  dovranno comunque provvedere a saldare la quota inerente gli interventi già portati a termine.