Bonus “rammendo”: l’Europa dice stop allo spreco tessile

Il settore tessile è uno dei settori più inquinanti dell’economia mondiale, che riversa nell’aria e nelle acque ogni anno migliaia di componenti tossici. Così per dire stop allo spreco tessile in Europa nasce un nuovo bonus, precisamente in Francia. Vediamo insieme di che si tratta.

Vestiti
Autore: Pexels / Pixabay

Il settore tessile negli ultimi anni desta molta preoccupazione a livello ambientale. Il settore infatti è in enorme espansione anche per via dello sviluppo di sempre più aziende di fast fashion, prodotti economici ma dalla vita breve che spingono i consumatori a comprare sempre di più e ben oltre le loro necessità. Un settore con cui l’ambiente deve sempre di più fare i conti, e che inquina aria e acqua a dismisura.

Così la Francia decide di intervenire e da ottobre lancia un nuovo bonus, per evitare gli sprechi. Lo ha annunciato lo scorso 12 luglio la segretaria di Stato per l’ecologia Berangere Couillard che con una nota «invita tutti i laboratori di cucito e i calzolai ad aderire al sistema, a farsi etichettare» dall’eco-organizzazione Refashion.

Refashion gestisce il fondo per lo Stato, un fondo di ben 154 milioni di euro per il periodo 2023-2028 che offrirà rimborsi dai 6 ai 25 euro per le riparazioni. Così Parigi mette le mani avanti: aggiustare è meglio che cambiare!

Basta spreco di vestiti, in Francia nasce il bonus rammendo

Bonus “rammendo”: l’Europa dice stop allo spreco tessile

Una bellissima iniziativa quella del governo francese, che fa fronte a un serio problema: 700.000 tonnellate di abiti vengono buttati via solo in Francia ogni anno, di cui due terzi non vengono recuperati. Cifre angoscianti se si pensa che solo nel 2022 sono stati immessi nel mercato francese ben 3.3 miliardi di nuovi capi di abbigliamento, scarpe e biancheria per la casa.

Numeri insostenibili che segnalano un’emergenza. Il nuovo bonus vuole così sostenere i marchi che accettano di riparare i propri prodotti, per limitare continui sprechi inutili. Le nuove aziende fast fashion aderiranno alla proposta? Questa non è la sola iniziativa del governo francese, che ha attivato un ampio progetto di riforma per limitare i danni del settore tessile sull’ambiente.

La Francia spinge i marchi a una maggiore tracciabilità, e a sostenere finanziariamente le organizzazioni specializzate nel riutilizzo e nel riciclo degli indumenti.