Bonus termico 2023: cos’è, come funziona e a chi spetta
È possibile usufruire di una serie di incentivi fiscali sulle spese effettuate per i lavori di riqualificazione energetica e ristrutturazione all’interno della propria abitazione. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Esistono una serie di incentivi fiscali per incoraggiare interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione che vengono rielaborati e prorogati ogni anno. L’obiettivo è quello di rendere le abitazioni e gli edifici sempre più efficienti, riducendo il consumo di energia e le emissioni.
Tra questi, è possibile usufruire anche del Conto Termico, un incentivo economico pensato per favorire la diffusione dell’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Recentemente, la misura è stata rinnovata rispetto a quando è stata introdotta, ampliando le modalità di accesso, i soggetti ammessi e gli interventi di efficienza energetica compresi. Inoltre, è stata rivisitata la dimensione degli impianti ammissibili e snellita la procedura di accesso diretto per apparecchi con caratteristiche già approvate e certificate.
Vediamo insieme di cosa si tratta.
Conto Termico 2023: cos’è
Il Conto Termico è entrato in vigore nel 2013 con il D.M. 28/12/2012 e si tratta di un incentivo disponibile per coloro che scelgono di eseguire interventi di efficientamento energetico.
Il fondo è gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) che si occupa ogni anno di stabilire le cosiddette “regole applicative”, ovvero quali sono gli interventi agevolabili, chi sono i beneficiari e quali sono le modalità di accesso sulla base della normativa prevista dal legislatore.
Gli incentivi sono erogati tramite rate annuali e la durata del rimborso dipende dalla tipologia di intervento e dalla dimensione degli impianti.
A chi spetta
I beneficiari sono principalmente le Pubbliche amministrazioni, ma anche imprese e privati, che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alle PA.
Nello specifico, i soggetti che possono usufruire del Conto Termico sono:
- Le Pubbliche amministrazioni, inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali;
- i soggetti privati.
Le Pubbliche amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica, i soggetti privati un contratto di servizio energia.