Bonus verde 2023: fino a 80 mila euro, ecco come funziona

Anche per il 2023 il governo italiano ha concesso ai cittadini italiani il famoso bonus verde, un bonus fino 80mila euro (5mila per ogni unità immobiliare del condominio) destinato alla cura del verde: vediamo a chi spetta e come si può fare domanda per ottenerlo.

GIARDINO

Il bonus verde non è molto conosciuto dai cittadini ma rappresenta un ottimo aiuto per chi vuole rinnovare il verde del giardino o, se l’abitazione ne è sprovvista, realizzarne uno. Il bonus verde è un’agevolazione fiscale che si può richiedere fino a tutto il 2024, come prevede l’art. 1, comma 38, della legge n. 234 del 2021 (legge di bilancio 2022).

Il bonus verde permette al proprietario di detrarre dall’Irpef il 36% del costo sostenuto per lavori di rinnovo al proprio giardino, o per realizzare impianti di irrigazione o pozzi e calcolato su una spesa massima di 5.000 euro. Tuttavialo sconto fiscale può in realtà arrivare a sostenere spese fino a 80.000 euro per piccoli condomini fino a 8 unità immobiliari.

A tale bonus si può anche sommare la detrazione che spetta per i singoli giardini ad ogni condomino con quella per l’area verde comune. Il bonus verde spetta ai “contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi”: proprietari, ma anche gli inquilini in affitto, gli usufruttuari, chi abbia in comodato d’uso l’unità immobiliare, i nudi proprietari e i familiari conviventi dei soggetti sopra elencati.

Bonus verde 2023, ecco a chi spetta la detrazione per il verde privato

GIARDINO

Per aver diritto al bonus l’intervento che si va a fare deve essere permanente e innovativo, come gli interventi di manutenzione straordinaria, di creazione di una nuova area verde o di rinnovamento dell’area già esistente. Col bonus si può anche acquistare una pianta o del concime, se all’interno di un piano di questo tipo.

Per quest’anno il bonus verde viene calcolato su una spesa massima di 5.000 euro per unità immobiliare residenziale, da dividere in 10 quote annuali di pari importo e non cedibile: funge quindi da elemento di detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Calcolando uno sconto dell’Irpef pari al 36% della spesa sostenuta, la detrazione effettiva ammonta a 1.800 euro per ogni condomino (5.000 x 0,36), ossia 180 euro di risparmio tributario annuale.