Bulgaria: situazione ambientale e inquinamento
La Bulgaria è un Paese che deve ancora fare i conti con numerosi problemi ambientali. I livelli di inquinamento atmosferico in questo Paese sono davvero altissimi. Si tratta di un dato preoccupante, ma che alla Commissione Europea di certo non poteva sfuggire, soprattutto alla luce degli accordi che nel 2008 avevano sottoscritto tutti i Paesi appartenenti all’Unione.
Se quindi la Bulgaria si presenta come uno stato molto affascinante, tra la capitale Sofia e le coste affacciate sul Mar Nero, c’è un’altra faccia della medaglia che non si può sottovalutare. Questo Paese presenta livello di inquinamento atmosferico da brividi, e questo è un problema che deve essere risolto in tempi record.
L’inquinamento atmosferico in Bulgaria
L’inquinamento atmosferico in Bulgaria non è dovuto esclusivamente alle emissioni delle centrali energetiche a carbone e delle acciaierie. I livelli di particolato sono senz’altro molto elevati e superano quelli degli altri Paesi europei. Questo si traduce in un impatto ambientale davvero elevato, con livelli di gas serra che non possono essere trascurati e che all’interno delle politiche ambientali dell’Unione Europea sono del tutto inaccettabili.
Il problema però sono anche le polveri sottili che vengono sprigionate nell’aria e che la popolazione, inevitabilmente, è costretta a respirare a proprio danno. Parliamo di benzopirene e monossido di carbonio: sostanze che se inalate finiscono nei polmoni e penetrano in tutto l’organismo, provocando malattie anche mortali.
L’inquinamento atmosferico quindi in Bulgaria è un vero e proprio problema, che investe due ambiti importantissimi. Da un lato crea danni ingenti all’ambiente e dall’altro aumenta vertiginosamente il rischio per la popolazione di contrarre malattie e tumori. Sono gli stessi dati che parlano: in Bulgaria sono sempre di più i decessi dovuti proprio agli inquinanti atmosferici e questo di certo non può passare in secondo piano.
L’utopia delle rinnovabili in Bulgaria
Questo Paese ha cercato sin dal suo ingresso nell’Unione Europea di fare fronte al problema dell’inquinamento con nuovi progetti nel campo delle energie rinnovabili. Nel 2008 sono stati diversi gli investimenti internazionali fatti in tal senso, ma con la crisi anche questi si sono trasformati in un vero e proprio problema.
Le speculazioni sono diventate la norma, i progetti migliori non sono mai stati completati e la Bulgaria si è ritrovata in una situazione di stallo. Un Paese che sembrava orientato al massimo verso un rilancio delle energie rinnovabili si è ritrovato poco dopo con il fardello dei suoi stessi investimenti.
Ad oggi le rinnovabili in Bulgaria fanno ancora fatica ma sicuramente esistono e stanno cercando di imporsi con una forza sempre maggiore. Un fatto però è innegabile: questo Paese presenta dei tassi di inquinamento atmosferico davvero eccessivi e l’emergenza prima o poi arriverà se gli interventi non saranno tempestivi.
Nel frattempo, possiamo solo sperare che a pagarne le conseguenze siano sempre meno persone. Ma lo sappiamo già molto bene. Quando si parla di inquinamento atmosferico solo una parte riguarda il singolo Paese, il resto dei danni è da intendere a livello globale.