Caldaia a gas: funzionamento e tipologie
La caldaia a gas è il centro dell’impianto domestico di gas metano: dobbiamo ringraziare questo sistema se in casa ci sono acqua calda e una temperatura confortevole. Vediamo allora insieme nello specifico come funziona la caldaia a gas e con quali tipologie possiamo avere a che fare.
La caldaia gestisce due circuiti in casa, quello idraulico e quello a gas. Il sistema prende il gas dalla rete e lo brucia. In seguito, grazie alla combustione del metano, l’acqua viene riscaldata e poi pompata nelle tubazioni domestiche. Il gas bruciato viene poi espulso all’esterno per mezzo di una canna fumaria. Questa ha al suo interno un elettroventilatore che spinge i fumi con forza nei tubi verso l’esterno a circa 2,5 m sopra lo scarico, per evitare che vengano respirati da chi abita lì vicino. Queste ultime sono chiamate caldaie a tiraggio forzato.
Caldaia a gas: funzionamento e tipologie
L’acqua che attraversa l’impianto per il riscaldamento di casa è diversa da quella che passa nei rubinetti di cucina e bagno. Il primo sistema è infatti un circuito chiuso, dove scorre sempre la medesima acqua, mentre il secondo è aperto. Questo riceve infatti l’acqua dalla rete idrica. Per questo motivo il circuito domestico è suddiviso in due sotto-circuiti, quello destinato al riscaldamento dei termosifoni, che è connesso a uno scambiatore primario, e quello per produrre acqua calda sanitaria, con un altro scambiatore secondario.
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La caldaia funziona a partire da una scheda che serve ad avviare l’apparecchio e a regolarlo. A essa sono collegati gli attuatori e i diversi componenti elettrici. La combustione del gas metano avviene nella camera di combustione. Qui si trova una miscela equilibrata di ossigeno e gas.
In questo momento entra in gioco lo scambiatore primario, per riscaldare l’ambiente, e quello secondario, per produrre acqua calda. Quello primario serve per assorbire calore in modo da cederlo all’acqua del circuito. Quello secondario funziona alla stessa maniera e scambia energia termica con l’acqua proveniente dalla rete idrica.
La circolazione dell’acqua calda è generata dal circolatore. Questo spinge l’acqua dallo scambiatore ai radiatori, interrompendo la circolazione quando l’acqua è fredda. Il passaggio del gas metano in direzione della caldaia viene garantito da un’apposita valvola che è collocata fra il contatore e la caldaia e che serve per regolare la potenza massima e minima.
La caldaia è costituita da differenti elementi. In base a questi elementi si possono trovare varie tipologie di caldaia.
Caldaia a camera aperta e camera stagna
La caldaia a gas a camera aperta e a camera stagna si distinguono per una diversa modalità di combustione e di tiraggio, anche se le prestazioni come riscaldamento e come produzione di acqua calda sono le stesse. La caldaia a camera stagna ha la fiamma di combustione isolata, perciò l’aria che viene prelevata dall’esterno al termine della combustione viene ri-espulsa. Nella caldaia con la camera stagna, il tiraggio non è naturale ma viene fatto in modalità forzata con un sistema di ventilazione che si trova inserito nel circuito di combustione.
Caldaia a condensazione
Le caldaie a gas a condensazione hanno elevate prestazioni di riscaldamento e di produzione di acqua calda. Queste sono tra le soluzioni maggiormente ecosostenibili in ambito di riscaldamento alternativo, poiché riescono anche a sfruttare i fumi per produrre calore e riscaldare l’acqua.
In questo tipo di caldaia, l’energia termica dei gas residui, sotto forma di vapore acqueo, non viene espulsa, ma viene recuperata e riusata nel processo di riscaldamento di acqua e di calore. I fumi fuoriescono a una temperatura maggiore di 100°C e nelle caldaie tradizionali vengono espulsi, qui questo calore invece viene sfruttato al meglio per produrre acqua calda.