Caldaie a gas, addio dal 2025: la decisione dell’Unione Europea
La Commissione Industria dell’Unione Europea ha deciso di anticipare il divieto dell’acquisto di caldaie a gas, dopo l’approvazione del pacchetto “case green”. Vediamo insieme nel dettaglio.
Dopo l’approvazione della direttiva sulle case green, la Commissione Europea ha deciso di vietare l’acquisto delle caldaie a gas a partire dal 2025, dunque è stato anticipato il termine entro il quale non si potranno più acquistare questo tipo di caldaie.
L’obiettivo del divieto è quello di rendere le case dei cittadini europei più sostenibili ed efficienti possibili nel breve tempo possibile.
Caldaie a gas addio dal 2026
Per quanto riguarda l’uso dei sistemi di riscaldamento a pompa di calore, alimentati da fonti fossili, e quindi da caldaie a combustione, la direttiva europea prevede la progressiva eliminazione di quest’ultime e la sostituzione con sistemi analoghi ma meno inquinanti.
Un altro divieto riguarda l’accesso alle agevolazioni per le caldaie alimentate a combustibili fossili, che non saranno più disponibili a partire dal 2024.
Le agevolazioni disponibili in Italia
Tra i vantaggi fiscali disponibili per i cittadini italiani per quanto riguarda la sostituzione della caldaia, troviamo l’Ecobonus, il quale consiste in una detrazione fiscale la cui percentuale varia a seconda degli interventi realizzati. Tra i lavori detraibili al 65 per cento rientrano gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A con contemporanea installazione di sistemi di termoregolazione evoluti.
All’Ecobonus si affianca il Bonus ristrutturazione che permette di detrarre il 50 per cento della spesa effettuata per l’acquisto di una nuova caldaia, senza necessità di sostituire quella vecchia, scegliendo un modello a condensazione che sia almeno di classe A.
Direttiva case green: cosa prevede
La direttiva europea in merito alle “case green” si pone come obiettivo la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il consumo finale di energia nel settore edile dell’Unione entro il 2030 per poi renderlo completamente neutro entro il 2050.
Il testo prevede che le abitazioni raggiungano una classe di prestazione energetica minima di tipo “E” entro il 2030 e “D” entro il 2033. Ora si attende il voto in plenaria durante la sessione di marzo.