Caldo estremo: il record della prima settimana di luglio

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18/07/2023

La prima settimana di luglio 2023 è stata la più calda mai registrata nella storia, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). La crisi climatica e l’evento El Nino sono tra le principali cause di questo aumento delle temperature globali. Andiamo a scoprire tutte le ultime novità a riguardo.

Caldo

È preoccupante il fatto che il clima stia cambiando così rapidamente, passando da forti precipitazioni a un caldo torrido, entrambi difficili da gestire per le persone.

Cambiamenti climatici: il caldo estremo è già arrivato

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Il direttore dei servizi climatici dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (OMM), Christopher Hewitt, ha affermato che siamo in un territorio inesplorato e che possiamo aspettarci ulteriori record di caldo man mano che El Nino si sviluppa e i suoi impatti si estendono fino al 2023.

Questo caldo record preoccupa l’Europa e l’Italia in particolare. Lo scorso anno, anche con temperature leggermente inferiori, circa 61.000 persone sono morte a causa dei problemi di salute causati dal caldo, di cui 18.000 solo in Italia. La Spagna e la Germania hanno registrato rispettivamente 11.000 e 8.000 decessi.

Quali sono i rischi del caldo estremo in Europa e in Italia?

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Il Ministero della Salute italiano ha pubblicato una mappa del Paese con indicatori di rischio, evidenziando molte città con un alto rischio di caldo. Tuttavia, c’è un altro problema imminente che preoccupa l’Italia e l’Europa: l’arrivo di una nube di sabbia proveniente dal deserto del Sahara.

Il servizio satellitare Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) ha segnalato che le aree maggiormente interessate saranno la Sardegna, la Puglia, la Sicilia e alcune regioni centrali come la Toscana. Spagna e Francia sono anche in allerta a causa di questa nube di sabbia in arrivo.