Camaleonte: caratteristiche e habitat
Il camaleonte è uno degli animali che suscitano più curiosità: questo rettile, popolare in Madagascar e in altri stati dell’Africa, ha caratteristiche eccezionali e davvero interessanti. Scopriamo insieme tutte le caratteristiche relative a questo fantastico animale e qual è il suo habitat naturale.
Conosciuto principalmente per la sua capacità di cambiare colore e di mimetizzarsi, il camaleonte è senza dubbio un animale molto curioso che si può anche addomesticare. In questo caso ci sono specie più adatte di altre, e bisogna comunque ricordare che prendersi cura di questo rettile non è certo una passeggiata.
Camaleonte: aspetto e caratteristiche
I camaleonti possono avere dimensioni molto diverse a seconda della specie. Alcuni sono lunghi appena 3-4 cm mentre altri possono arrivare a misurare anche più di 60 cm di lunghezza. Gli occhi sono una delle caratteristiche più eccezionali di questi rettili, tanto che in tutto il mondo animale non esistono animali con questa peculiarità.
Coperti quasi completamente dalle palpebre, gli occhi dei camaleonti sono in grado di ruotare di 360° e di mettere a fuoco l’uno indipendentemente dall’altro. Altra caratteristica peculiare è la lingua, talmente lunga da superare in alcuni casi le dimensioni del corpo e dotata di una pallina appiccicosa in grado di imprigionare le prede.
Perché cambia colore?
Si dice che il camaleonte cambi colore per mimetizzarsi con l’ambiente circostante e quindi difendersi da eventuali predatori. In realtà però, il manto di questo rettile si confonde già a sufficienza con la vegetazione quindi non sempre quando il camaleonte cambia colore è per passare inosservato.
Anzi, in realtà spesso avviene proprio il contrario: i camaleonti mutano colore per spiccare di più e attirare quindi una potenziale partner. E’ in queste occasioni che trasformano il loro manto e lo rendono più variopinto ed acceso!
Dove vive il camaleonte?
Il camaleonte è un rettile squamato che appartiene al sottordine dei sauri e si è ben adattato a diversi habitat, dalla savana alla foresta pluviale, spingendosi anche nella steppa e nelle zone semi-desertiche. Il continente principe di questo rettile è l’Africa e in particolare il Madagascar, che ospita più del 40% della popolazione mondiale di camaleonti.
Tuttavia, proprio grazie alla loro grande adattabilità a diversi tipi di habitat, oggi questi rettili sono diffusi anche in Grecia, in Andalusia, nel Medio Oriente, in India, nella Penisola Arabica e in Sri Lanka. Anche nel continente americano si possono trovare alcune specie, introdotte dall’uomo in Florida, in California e nelle Hawaii.
Alcune specie di camaleonti possono essere anche addomesticate ed allevate in casa: come vedremo tra poco, però, bisogna prestare loro precise attenzioni ed i costi potrebbero diventare anche molto elevati.
Camaleonte domestico: quale specie scegliere?
Allevare un camaleonte domestico in casa non è certo semplice e richiede una serie di attenzioni specifiche. La specie più adatta ad essere allevata in casa è il camaleonte calyptratus e trattandosi di un animale solitario e territoriale deve essere messo nel terrario da solo o con un esemplare femmina.
La temperatura ideale per il camaleonte va dai 28°C ai 35°C quindi bisogna provvedere al riscaldamento del terrario, all’interno del quale vanno collocate rocce e piante vive come il ficus o l’ibiscus.
Per quanto riguarda l’alimentazione, i camaleonti si nutrono di insetti quindi dovrete procurare loro grilli, scarafaggi, cavallette e ragni. Nella dieta però devono essere integrati anche vitamine e minerali, indispensabili per il benessere di questo rettile.