Cambiamenti climatici: allarme per la circolazione delle correnti oceaniche

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28/05/2023

Consequenzialmente ai cambiamenti climatici si stanno verificando alcuni fenomeni che potrebbero far sparire il patrimonio naturale del Pianeta. La distribuzione di carbonio, ossigeno, nutrienti e calore negli oceani, si sta bloccando a causa della fusione della calotta del Polo Sud. Il ribaltamento della circolazione negli oceani potrebbe compromettere l’esistenza di cascate, bacini d’acqua e molto altro ancora. Andiamo a scoprire cosa sta succedendo.

Inquinamento, Oceano

Secondo alcuni studiosi, la circolazione delle correnti oceaniche, rallenterà entro il 2050 del 40%

Cambiamenti climatici: le correnti oceaniche in pericolo

Antartide

Grazie ad uno studio pubblicato su Nature Climate Change, che ricerca la Southern Ocean overturing circulation, si può affermare che il moto delle correnti circolari attorno al Polo Sud ha rallentato del 30% dagli anni ’90 ad oggi.

Le conseguenze per il clima globale potrebbero essere molte. Si potrebbero verificare cambiamenti nel regime delle piogge o le variazioni delle temperature.

Essendo molto fredde e dense, le acque attorno all’Antartide, funzionano da innesco per la circolazione dell’oceano stesso. Questa condizione fa sì che le acque sprofondino verso i fondali, ossigenandoli e riportando in superficie nutrienti fondamentali per gli ecosistemi oceanici. Se le acque oceaniche non dispongono più delle stesse caratteristiche, il meccanismo si potrebbe rallentare nel tempo.

Possiamo pensarlo come un enorme nastro trasportatore che distribuisce carbonio, ossigeno e calore negli oceani del Pianeta.

Ribaltamento correnti oceaniche: le conseguenze per il Pianeta

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Il riscaldamento globale sta modificando questo meccanismo, rallentandolo anno dopo anno. La fusione della calotta ghiacciata del Polo Sud immette enormi quantità di acqua dolce nell’oceano Antartico. Il risultato è che le sue acque sono molto meno dense, perché meno salate, e faticano di più a sprofondare dando così origine al ribaltamento.

Uno dei risultati più importanti dello studio, che si basa sulla raccolta di dati reali e non su elaborazioni dei modelli, è che il rallentamento della Southern Ocean overturning circulation sta avvenendo con largo anticipo su quanto previsto finora.

Queste condizioni potrebbero portare ad alcune conseguenze spiacevoli. La prima e più visibile sarà la contrazione degli areali di molte specie marine, costrette ad adattarsi ad acque meno ricche d’ossigeno.

La seconda, di portata realmente globale, riguarda l’innalzamento del global warming. Questo nastro trasportatore, infatti, è uno dei meccanismi che favorisce l’accumulo e lo stoccaggio sui fondali di grandi quantità di anidride carbonica e di calore. In sua mancanza, questi rimarranno maggiormente a contatto con l’atmosfera, influenzando così il clima globale.