Cambiamenti climatici: l’aumento record delle temperature degli oceani
E’ stato rilevato un aumento senza precedenti del calore accumulato negli oceani secondo i dati presentati da uno studio su Earth System Science Data. Andiamo a scoprire quali sono le cause di queste anomalie.
La Terra ha accumulato in 15 anni più calore di quello assorbito nei precedenti 45 anni.
Cambiamenti climatici: le cause del riscaldamento degli oceani
La temperatura superficiale dei mari quest’anno ha segnato un nuovo record, e non si è ancora sicuri del perché sia successo. Secondo i dati presentati su Earth System Science Data, ancora non è possibile capire come questo evento possa interagire con altri fenomeni climatici.
L’aspetto più preoccupante è che il riscaldamento degli oceani è incredibilmente rapido. Per quantificarlo, gli autori dello studio sono partiti dallo squilibrio energetico della Terra, cioè la differenza tra la quantità di calore che il Pianeta riceve dal Sole e quello che viene riflesso nello spazio.
Riscaldamento oceani: i dati ufficiali
La maggior parte della radiazione solare, l’89%, viene assorbita dalle masse oceaniche. Il risultato di questi eventi è che in 15 anni è stato raddoppiato il bilancio energetico terrestre. La quantità di calore assorbito negli ultimi 3 lustri è quasi uguale a quello trattenuto nei 45 anni precedenti.
Negli ultimi 40 anni il riscaldamento degli oceani è aumentato di +0,6°C, due terzi dell’incremento complessivo registrato dal 1850 a oggi (+0,9°C). Tra il 1971 e il 2020, il tasso di riscaldamento è stato mediamente di 0,48±0,1 W m2. Ma dal 2005 il valore è salito a 0,76±0,2 W m2.
Gli scienziati sottolineano che il bilancio energetico terrestre dovrebbe entrare di diritto tra gli indicatori usati dalla diplomazia climatica per calcolare i risultati sulle emissioni e calibrare le azioni future.
Gli autori dello studio scrivono:
“Lo squilibrio energetico della Terra è l’indicatore climatico globale più fondamentale che la comunità scientifica e l’opinione pubblica possono utilizzare come misura di quanto il mondo stia facendo bene nel compito di mettere sotto controllo il cambiamento climatico antropogenico. Inoltre, questo indicatore è altamente complementare ad altri già consolidati, come la temperatura superficiale media globale, in quanto rappresenta una misura robusta del tasso di cambiamento climatico e di quello futuro a cui siamo vincolati già oggi”.