Cambiamenti climatici: le previsioni per gli eventi estremi in Europa

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15/06/2023

Il cambiamento climatico di origine antropica sta portando a una maggiore frequenza e intensità degli eventi estremi in Europa. Un nuovo rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente analizza le vulnerabilità attuali e gli sviluppi futuri di quattro tipi di eventi estremi: ondate di caldo, alluvioni, siccità e incendi. Andiamo a scoprire quali sono le previsioni per il futuro.

Cambiamenti, Climatici
Il rapporto identifica i gruppi di popolazione più vulnerabili agli eventi estremi che si presenteranno in futuro a causa dei cambiamenti climatici.

Eventi estremi: il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente

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Secondo il rapporto, gli anziani rappresentano il 20% della popolazione europea e sono particolarmente a rischio durante le ondate di caldo. Le città, a causa dell’effetto isola di calore, possono essere fino a 10 gradi più calde delle aree circostanti. Attualmente, quasi la metà degli ospedali e il 40% delle scuole nelle 100 principali città europee si trovano in zone con temperature almeno 2 gradi più alte rispetto alla media locale. Ad esempio, a Palermo tutti gli ospedali sono a rischio, mentre a Milano solo il 6,9% è esposto a tale pericolo.

Per quanto riguarda le alluvioni, il 10% della popolazione europea è a rischio, così come una percentuale simile di ospedali e scuole. Nel sud Europa, il 30% degli abitanti vive in aree costantemente sottoposte a stress idrico, mentre il numero di persone che vive in zone regolarmente colpite dagli incendi è più che raddoppiato, passando da 50.000 a 119.000.

Eventi estremi: cosa succederà in futuro?

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Secondo le proiezioni dell’Agenzia europea per l’ambiente, in alcune aree dell’Europa meridionale, nello scenario con le emissioni più elevate, potrebbero verificarsi più di 60 giorni estivi in cui le condizioni saranno pericolose per la salute umana entro la fine del XXI secolo. Se la temperatura globale aumentasse di 3°C entro il 2100, si stima che 90.000 europei potrebbero morire ogni anno a causa del caldo estremo. Tuttavia, con un riscaldamento globale di 1,5°C, questa cifra potrebbe ridursi di due terzi.

Le misure di adattamento possono fare la differenza, soprattutto nell’affrontare gli impatti delle alluvioni. Secondo l’EEA, entro la fine del secolo, si prevede che il numero di persone esposte alle inondazioni fluviali annuali in Europa sia compreso tra 252.000 e 484.000.

Tuttavia, con adeguate misure di adattamento, la popolazione esposta potrebbe essere limitata a 100.000 persone o meno. Per quanto riguarda le siccità, nel sud Europa si prevede che durino e diventino tre volte più intense entro la fine del secolo.

Il rapporto evidenzia la necessità di adottare misure concrete per adattarsi ai cambiamenti climatici e mitigare gli impatti degli eventi estremi in Europa.