Cambiamenti climatici: quali sono i rischi di inondazione per le coste italiane?
L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha sviluppato un nuovo servizio climatico per mappare con precisione il rischio di inondazione lungo le coste italiane. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Questo strumento è stato creato per fornire una visione dettagliata dell’esposizione delle coste italiane al rischio di allagamenti causati dal cambiamento climatico, concentrandosi su aree specifiche come il Mediterraneo.
Rischio inondazioni Italia: la mappa di ENEA
Il servizio si basa su tre passaggi principali. Innanzitutto, si individuano le aree costiere più vulnerabili al rischio di inondazione nei prossimi decenni mediante l’analisi di modelli digitali del terreno, che includono i movimenti verticali della superficie terrestre.
Il secondo passaggio prevede una stima dei beni esposti al rischio di inondazione presenti nelle aree identificate. Grazie ai dati di alta risoluzione forniti dai modelli digitali del terreno, è possibile condurre analisi preliminari su vaste porzioni di territorio in tempi relativamente brevi.
Infine, il terzo passaggio coinvolge rilievi sul campo per migliorare la qualità delle mappe ottenendo dati specifici come tettonica, subsidenza, carico e compattazione dei sedimenti litosferici, aggiustamento glaciale e variazioni delle falde acquifere.
Rischio inondazione Italia: i risultati ottenuti
I risultati finora hanno mostrato che entro la fine del secolo, le zone umide, le aree di retrospiaggia e retroduna e alcune infrastrutture marittime sono le aree più esposte al rischio di inondazione. Per le zone umide e le aree di retrospiaggia, il rischio è attribuibile alla bassa quota e alla subsidenza, mentre per le infrastrutture costiere, come porti e moli, sembra essere causato dal naturale affondamento sul fondo marino.
Attualmente, sono state completate le mappe di alcune aree come Follonica-Piombino e Marina Di Campo in Toscana, Fertilia-Alghero in Sardegna e Parco Nazionale del Circeo nel Lazio. Altre mappe per litorali come La Spezia, Roma, Napoli, Brindisi, Taranto e Cagliari sono ancora in fase di definizione. Questo servizio fornirà una preziosa base di conoscenze per prendere decisioni informate e adottare misure di adattamento al cambiamento climatico per proteggere le coste italiane dai rischi di inondazione.