Cambiamenti climatici: quali sono le regioni più a rischio in Italia?

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08/06/2023

Legambiente ha pubblicato un report sul clima che indica l’Emilia Romagna come la regione più colpita dalla crisi climatica in Italia. Tuttavia, il report avverte che non sarà l’ultimo evento climatico estremo e che altre regioni italiane saranno colpite in futuro. Andiamo a scoprire le previsioni per il futuro.

Alluvione

Nel mese di maggio, l’Emilia Romagna ha subito precipitazioni di piogge paragonabili a quelle di un anno intero.

Cambiamenti climatici: i rischi per l’Italia

Alluvione

Legambiente sostiene che l’Italia sarà sempre più danneggiata dalla crisi climatica e ha identificato alcune regioni che saranno particolarmente colpite.

Nel corso dei primi mesi del 2023, l’Italia ha registrato un aumento del 135% degli eventi climatici estremi rispetto all’anno precedente. Ci sono già stati 122 fenomeni meteorologici che hanno causato danni.

Le piogge intense sono stati gli eventi climatici estremi più frequenti, con 30 casi dall’inizio dell’anno. Legambiente sottolinea l’importanza di invertire la rotta per affrontare la crisi climatica.

Le regioni italiane più colpite dagli eventi estremi sono l’Emilia-Romagna, la Sicilia, il Piemonte, il Lazio, la Lombardia e la Toscana.

Come affrontare il cambiamento climatico?

Italia, Cartina
Per affrontare il cambiamento climatico, Legambiente propone tre soluzioni:
  1. Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici: bisogna approvarlo definitivamente, considerando che è ancora in fase di standby dopo la valutazione ambientale strategica avviata dopo la tragedia di Ischia.
  2. PNIEC: l’Italia, insieme agli altri Paesi dell’UE, deve aggiornare entro la fine di giugno il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) per contribuire a contenere il surriscaldamento del pianeta entro il limite critico di 1,5°C.
  3. Legge sul consumo di suolo: è necessario completare l’iter legislativo di questa legge, che è iniziato nel 2012 ma è bloccata in Parlamento dal 2016. L’obiettivo è azzerare la cementificazione entro il 2050.