In arrivo il collasso dell’ecosistema: quando potrebbe accadere?
Uno studio condotto da un team di ricercatori britannici rivela che il collasso degli ecosistemi potrebbe verificarsi molto prima di quanto previsto a causa di un effetto domino che si scatena tra di loro. Questo studio analizza sia i fattori che innescano il degrado degli ecosistemi, sia le interazioni e i meccanismi di rafforzamento che si verificano tra un collasso e l’altro. Andiamo a scoprire i dettagli.
Di solito, lo studio dei tipping point, ovvero quei punti di non ritorno che, se superati, provocano un cambiamento irreversibile in un ecosistema, si concentra su un singolo ecosistema e tiene conto dei fattori che lo influenzano direttamente.
Collasso ecosistemi: come viene misurato?
In genere, il momento del possibile collasso viene fissato nella seconda metà del XXI secolo. Tuttavia, pochi studi, come quello appena pubblicato su Nature Sustainability, cercano di esaminare le interazioni tra diversi tipping point.
Gli autori dello studio sostengono:
“l’accelerazione dei livelli di stress, l’aumento della frequenza degli eventi estremi e il rafforzamento delle connessioni tra ecosistemi suggeriscono che gli approcci di modellazione convenzionali, basati su variazioni incrementali di uno stress singolo, potrebbero fornire stime insufficienti dell’impatto del clima e delle attività umane sugli ecosistemi”.
Per superare i limiti di questo approccio, il team di ricercatori ha utilizzato quattro modelli per simulare cambiamenti radicali in quattro diversi ecosistemi (pescato nella laguna di Chilika, comunità dell’Isola di Pasqua, deperimento delle foreste e qualità dell’acqua lacustre).
Collasso ecosistemi: quando avverrà?
Secondo gli autori, il collasso degli ecosistemi si verifica in anticipo con l’aumento dello stress primario, ma ulteriori stress e/o l’inclusione di rumore in tutti e quattro i modelli, ovvero tenendo conto delle potenziali interazioni tra i tipping point, portano i collassi sostanzialmente più vicini ai tempi attuali, con un intervallo stimato tra il 38% e l’81%.Un altro fattore da considerare, finora sottovalutato, è il tasso di cambiamento cui gli ecosistemi sono esposti. Più rapida è la variazione del tasso, meno gli ecosistemi sono in grado di adattarsi.
Gli autori concludono affermando:
“i nostri risultati dimostrano che i sistemi non collassano a un livello costante di stress cumulativo nel tempo, indipendentemente dal tasso di variazione dello stress, ma mettono in evidenza l’importanza del tasso rispetto allo stress cumulativo”.
Il collasso degli ecosistemi potrebbe quindi verificarsi in un futuro più prossimo di quanto si pensasse, con implicazioni significative per il pianeta e le società umane.