Campi elettromagnetici: pericolo per la salute?

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17/04/2021

Negli ultimi tempi è cresciuta sempre di più l’attenzione verso i campi elettromagnetici: ne siamo ormai circondati ed è quindi normale chiedersi se facciano male alla salute. Noi siamo perennemente circondati da tali onde: basta pensare che sono emesse da moltissimi dispositivi di utilizzo quotidiano tra cui smartphone, tablet, forni a microonde, pc, televisori e via dicendo.

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Al giorno d’oggi le ricerche scientifiche in merito all’influenza dei campi elettromagnetici sulla salute umana sono ancora in fase di definizione. Si tratta di un argomento ancora oggetto di numerosi studi quindi le informazioni che abbiamo oggi potrebbero essere incomplete. Tuttavia, è importante sapere quali sono gli effetti dei campi elettromagnetici perché ne siamo esposti ogni giorno e praticamente in qualsiasi contesto.

Campi elettromagnetici: cosa sono?

I campi elettromagnetici sono dei campi tensoriali costituiti dalla combinazione di un campo elettrico e di un campo magnetico, che si propaga nell’aria sotto forma di onde elettromagnetiche. Ogni campo elettromagnetico è caratterizzato da due fattori fondamentali: intensità e frequenza delle onde trasmesse. Sono queste due variabili che ci possono aiutare a capire quali sono i campi elettromagnetici più pericolosi e quali invece quelli trascurabili per quanto riguarda l’effetto sulla salute umana.

Intensità e frequenza dei campi elettromagnetici

L’intensità di un campo elettromagnetico corrisponde all’ampiezza dell’onda prodotta, mentre la frequenza al numero di oscillazioni al secondo. Questi due parametri variano a seconda della sorgente e del vettore, ma sono fondamentali perché ci permettono di distinguere i campi elettromagnetici potenzialmente dannosi da quelli innocui per la nostra salute.


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Gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute

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Per valutare gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana, dobbiamo distinguere i diversi livelli di frequenza delle onde prodotte:

  • Campi a bassa frequenza. Non superano i 300 Hertz e vengono prodotti dai dispositivi elettrici presenti in tutte le case. Attualmente l’OMS ha dichiarato che non esistono prove scientifiche che attestino effetti sulla salute dovuti all’esposizione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza.
  • Campi a frequenza intermedia. I campi a frequenza intermedia sono quelli compresi tra i 300 Hertz e i 10 Mega Hertz. Non esistono prove scientifiche che attestino una loro pericolosità sulla salute a lungo termine.
  • Campi a radiofrequenza. Sono generati da radio, televisioni, pc, antenne per la telefonia, forni a microonde e via dicendo. Le frequenze di tali campi elettromagnetici sono comprese tra i 10 Mega Hertz ed i 30 Giga Hertz. Anche questi campi sono in grado di penetrare nel corpo solo fino ad una certa profondità e sembra che non abbiano effetti a lungo termine sulla salute umana.