Carbfix 2: la nuova tecnologia in Islanda che cattura e sequestra la CO2

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03/04/2023

Il progetto Carbfix 2 ha iniettato circa 90mila tonnellate di CO2 nel cuore d’Islanda dal 2014. Si tratta di un progetto innovativo basato sulla tecnologia della cattura e del sequestro del carbonio.

Co2

La cattura e il sequestro di carbonio (CCS) è una tecnologia che permette di catturare le emissioni di diossido di carbonio (CO2) prodotte da grandi impianti industriali e dalle centrali elettriche a combustibile fossile. Il CO2 viene poi compresso, trasportato e immagazzinato in serbatoi sotterranei o in depositi geologici, impedendone la dispersione nell’atmosfera.

Il progetto Carbfix 2, finanziato dall’Unione Europea, mira a mineralizzare permanentemente la CO2 proveniente dagli impianti industriali in depositi di stoccaggio geologici permanenti, utilizzando la tecnologia della “spugna basaltica”. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Carbfix2: cattura e stoccaggio della CO2 in Islanda

Emissioni, Co2

Il progetto Carbfix prevede che la CO2 e l’H2S vengono separati dagli altri gas non condensabili e trasportati in un pozzo di iniezione, dove vengono co-iniettati con la salamoia geotermica della centrale elettrica in un pozzo di reiniezione situato a centinaia di metri di profondità.

La reazione tra il fluido ricco in CO2 ed H2S e la roccia basaltica favorisce la formazione di minerali di calcio, magnesio e solfuri, permettendo la fissazione dell’anidride carbonica e dello zolfo in roccia. Secondo i calcoli dei ricercatori, in soli 2 anni si riesce a mineralizzare oltre il 90% della CO2 iniettata.

Le rocce basaltiche sono un elemento ideale per favorire processi di carbonatazione naturale e rappresentano uno dei più grandi serbatoi potenziali di CO2 sul pianeta. La mineralizzazione della CO2 è un processo che avviene di continuo negli ambienti vulcanici, in particolare quelli sottomarini. In Islanda, è stato stimato che un basalto fresco può immagazzinare oltre 100 kg di CO2 per metro cubo.

Inoltre, l’alterazione delle rocce vulcaniche basaltiche legata all’azione delle acque meteoriche contribuisce per almeno il 30% alla rimozione naturale dell’anidride carbonica dall’atmosfera. Il progetto Carbfix 2 ha iniettato circa 90mila tonnellate di CO2 nel cuore d’Islanda dal 2014.

Il prossimo passo sarebbe quello di legare i pozzi di reiniezione ad impianti di cattura della CO2 dall’atmosfera, un progetto ambizioso ma con costi elevati, sia energetici che ambientali.

In sintesi, la tecnologia CCS, in particolare quella della “spugna basaltica”, potrebbe essere una soluzione efficace per limitare il riscaldamento globale, ma al momento rappresenta ancora un’opzione costosa e impegnativa.