Carburanti 2022, proroga taglio accise: cosa succede dal 2 agosto?

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29/06/2022

Il taglio delle accise sul carburante è stato prorogato fino al 2 agosto, ma cosa succedete dopo il termine previsto? Vediamo insieme come ha intenzione di procedere l’esecutivo.

Gas

Il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel gpl e metano è stato prorogato fino al 2 agosto: il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani hanno firmato il decreto che estende la misura attualmente in vigore che ridurre il prezzo finale dei carburanti.

Ma cosa succederà dopo il 2 agosto? Vediamo insieme

Carburanti, taglio accise prorogato al 2 agosto: e poi?

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Ci si aspettava che il taglio delle accise fosse prorogato fino a settembre, ma l’esecutivo ha scelto di optare per una proroga più breve, che estende la misura fino al 2 agosto. E poi? Probabilmente il governo non estenderà ulteriormente il taglio di 30 centesimi, complici le risorse necessarie per coprire la misura e l’introduzione del bonus 200 euro.

L’aumento di 5 centesimi, infatti, sarebbe costato al governo 1 miliardo di euro al mese solo per la benzina. Inoltre, l’introduzione del bonus 200 euro sarà utile per compensare il rincaro del prezzo dei carburanti: da inizio anno ad oggi i prezzi della benzina sono saliti del 19,7%, mentre il gasolio è rincarato addirittura del 26,4%. Ciò significa che le famiglie italiane pagheranno il carburante quasi 2,50 euro a litro.

La reazione delle associazioni

Benzina

La cancellazione del taglio delle accise a partire dal 2 agosto non è affatto piaciuta alle associazioni dei consumatori. Il presidente nazionale di Assoutenti, Furio Truzzi, ha avanzato anche una proposta alternativa alla cancellazione dell’agevolazione:

Le speculazioni sui carburanti hanno di fatto vanificato la riduzione delle accise. L’unica misura davvero utile che il governo può adottare per salvare famiglie, imprese e l’intero sistema economico è ricorrere a tariffe amministrate per benzina e gasolio, con i prezzi che, in questo momento di emergenza, vengono imposti dallo Stato.

Della medesima opinione è  l’Unione nazionale consumatori di Massimo Dona:

Da quando è iniziata la guerra, nonostante l’intervento del governo, sia gasolio che la benzina hanno già superato la soglia di 2 euro al litro anche in modalità self. Se il governo non voleva tornare ai prezzi amministrati come da noi proposto, doveva alzare la riduzione di almeno altri 10 centesimi, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l’Iva dal 22 al 10%.