Cedro: caratteristiche e coltivazione

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24/03/2021

Il cedro è uno straordinario agrume dalle mille proprietà benefiche utilizzato in cucina soprattutto per la sua scorza ricca di olii essenziali. Il cedro è una pianta sempreverde molto bella da tenere in giardino, oppure in vaso. Scopriamo insieme caratteristiche e coltivazione di questo agrume.

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Il cedro (Citrus medica) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rutacee. L’albero del cedro ha un portamento arbustivo o di piccolo albero, e raramente supera gli 8 metri di altezza. Le foglie del cedro sono grandi e con margine dentellato, di colore rossiccio appena formate, diventano verde brillante con il tempo. Come il limone, è una pianta rifiorente. Le fioriture più abbondanti si hanno in primavera e in estate, e portano alle maggiori produzioni autunno-invernali.

Cedro: consigli di coltivazione

Come tutti gli agrumi, anche il cedro soffre climi troppo freddi, pertanto se vogliamo coltivarlo nelle regioni a clima più rigido bisogna disporre di coperture in tessuto non tessuto per proteggere la nostra pianta. Un’alternativa è data dalla coltivazione in serra. Per quanto riguarda il terreno, il cedro preferisce tessitura a medio impasto. Riesce comunque a crescere bene in qualunque tipo di suolo purché non troppo compatto.

Concimazione e irrigazioni

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Per quanto riguarda le concimazioni, si inizia con la concimazione di fondo da praticare all’impianto. Oltre a questa, il cedro ha bisogno anche di concimazioni annuali per sostentare la produzione. Queste possono essere svolte mediante compost, letame o stallatico a inizio primavera o in autunno.

Durante la stagione calda è necessario irrigare costantemente il nostro cedro, possibilmente con acqua lasciata intiepidirsi al sole. Questo impedisce alla pianta di soffrire per lo shock termico di un’acqua di irrigazione troppo fredda.

Coltivazione in vaso

Il cedro può essere comodamente coltivato anche in vaso. Questo permette di spostarlo più facilmente per ripararlo da freddo e vento, soprattutto per chi vive nelle regioni più fredde. In questo caso si consiglia di utilizzare vasi porosi per evitare ristagni idrici che favorirebbero la proliferazione di malattie fungine, e di operare il rinvaso man mano che la pianta cresce.