Cibo scaduto: quando si può ancora mangiare
In molti casi è ancora possibile mangiare il cibo scaduto, anche se si è superata la data di scadenza. È bene, infatti, fare attenzione a come è stato conservato il prodotto, ma anche alla dicitura riportata nell’etichetta.
Ogni giorno nel mondo si spreca una quantità di cibo scaduto inimmaginabile, spesso anche quando non è andato a male.
Infatti, il più delle volte, si è abituati a buttare il cibo una volta superato il limite della scadenza, ma non sempre questa è la linea giusta da seguire. La scadenza dipende principalmente da come il cibo viene conservato, inoltre non sempre il tipo di scadenza è uguale per tutti.
Cibo scaduto: quando non buttarlo
Innanzitutto, è bene saper leggere l’etichetta e le diciture riportate, distinguendo tra il “da consumarsi entro” e il “da consumarsi preferibilmente entro“. Il primo caso riguarda il cibo fresco, mentre il secondo caso i cibi che possono essere consumati anche oltre la data riportata.
Infatti, il preferibilmente fa riferimento a quel cibo che dopo una certa scadenza potrebbe perdere alcune proprietà ma non presenta alcun danno alla salute. Un esempio sono la pasta e l’olio, che possono essere consumati fino a sei mesi dopo la scadenza indicata. Per le uova sarebbe meglio non superare una settimana, mentre lo yogurt dipende dai casi.
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Quali prodotti non hanno l’obbligo di scadenza
Altri prodotti alimentari, invece, non presentano alcun obbligo di scadenza e ne sono un esempio il sale da cucina ,i prodotti ortofrutticoli freschi, l’aceto, alcune bevande alcoliche come il vino, lo spumante e prodotti simili e gli zuccheri allo stato solido.
In questi casi è importante conservare il prodotto in maniera corretta e controllare sempre il suo stato prima di consumarlo, facendo attenzione a odore e consistenze, ma anche avendo l’accortezza di tenerlo lontano da fonti di calore e luce.