Cimice asiatica: è vera emergenza per l’agricoltura

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25/02/2020

Si torna nuovamente a parlare della famigerata cimice asiatica: un insetto tanto piccolo quanto dannoso per l’agricoltura italiana. Sono ormai alcuni anni che queste cimici hanno letteralmente invaso l’Italia e in moltissimi se le ritrovano in casa, non riuscendo di fatto a liberarsene in modo efficace. Questi insetti però, seppur fastidiosi, non rappresentano un pericolo per l’uomo e quindi per la nostra salute. Sono un vero problema per l’agricoltura, perchè possono sterminare una moltitudine incredibile di piante e coltivazioni portandole in breve tempo alla morte.

Alcuni anni fa si era parlato di emergenza in merito alla Xylella: il batterio che ancora oggi sta distruggendo moltissime coltivazioni di olivo nelle regioni del Sud Italia. Possiamo però parlare a tutti gli effetti di emergenza anche per quanto riguarda la cimice asiatica e la Coldiretti anche quest’anno ha lanciato l’allarme. Se non si trova una soluzione moltissimi agricoltori rischiano di vedere il lavoro di una vita andare in fumo per colpa di questi insetti.

Cimice asiatica: cos’è e in cosa è diversa da quella italiana

Alle cimici in Italia eravamo già abituati: soprannominate in moltissimi modi differenti a seconda della regione, hanno da sempre infastidito per via dell’odore acre che emanano se inavvertitamente vengono schiacciate. La cimice asiatica però è una specie che è arrivata e si è diffusa in modo incontrollato solo da alcuni anni: il primo esemplare è stato identificato nel 2012 in provincia di Modena. La si può distinguere per via del colore: a differenza di quella italiana infatti, che è verde, la cimice asiatica (Halyomorpha Halys) è marrone, in varie tonalità e ha un aspetto marmorizzato. Questo insetto è originario di Cina, Giappone e Taiwan e ha un comportamento decisamente più aggressivo nei confronti delle specie vegetali.


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Cimice asiatica e agricoltura: una vera emergenza

Come abbiamo accennato, la cimice asiatica rappresenta un vero e proprio problema per l’agricoltura: il suo comportamento è infatti ancora più aggressivo di quello della cimice italiana, che già di suo ha sempre creato problemi alle coltivazioni. Questo insetto rilascia una particolare sostanza sulle piante che le porta a necrosi localizzata danneggiandole in modo spesso irreparabile. Il vero problema della cimice asiatica, che ha spinto la Coldiretti a lanciare anche quest’anno l’ennesimo allarme, è che in natura non esistono ancora dei predatori di questo insetto e non sono state trovare ad oggi delle soluzioni per debellarlo che risultino veramente efficaci.

Vespa samurai: un possibile rimedio

Un possibile rimedio che verrà adottato per combattere le cimici asiatiche è la vespa samurai: l’unico predatore che potrebbe sterminare questi insetti. Parliamo di una specie originaria anch’essa della Cina, l’unica che per il momento sembrerebbe avere degli effetti positivi nella lotta biologica alla cimice asiatica. Attualmente la vespa samurai è allevata a Firenze dai ricercatori del Crea (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’economica agraria). Secondo gli esperti questa particolare specie di vespa potrebbe rappresentare la soluzione per sconfiggere dalle coltivazioni le cimici asiatiche senza dover intraprendere misure più drastiche e nocive come i disinfestanti chimici che farebbero male alla nostra stessa salute.