Cina, Usa, UE e India pronti a smettere di inquinare?
A pochi giorni dal termine della Cop27 è stato presentato il rapporto del centro studi Energy and Climate Intelligence Unit (Eciu), in cui si sostiene che i più grandi emettitori mondiali riusciranno davvero a coronare i principali obiettivi climatici.
Da quanto riportato nel rapporto del centro di studi Energy and Climate Intelligence Unit (Eciu), presentato durante il Vertice sul Clima delle Nazione Unite che quest’anno si tiene in Egitto, i quattro maggiori emettitori mondiali di gas serra ovvero Stati Uniti, Cina, Unione Europea e India starebbero intraprendendo la strada verso la transizione ecologica ben più velocemente del previsto.
Vista l’attuale emergenza climatica la notizia appare più che buona, anche se i Paesi citati sono stati stimolati non tanto da un vero obiettivo di sostenibilità, piuttosto dalla crisi energetica in atto. Da quanto riporta il rapporto citato, l’attuale interesse dei principali emettitori mondiali di gas serra per soluzioni ben meno dispendiose, inquinanti, quindi più sostenibili e “green” potrebbe portare alcuni di essi a rispettare concretamente gli obiettivi di riduzione delle emissioni che risalgono all’Accordo di Parigi.
ECIU, gli emettitori riusciranno a rispettare gli obiettivi climatici?
Con la crisi energetica degli ultimi periodi, molti Paesi sono stati stimolati a optare per alternative che sono anche ottime scelte in tema di rispetto ambientale. Dalle fonti rinnovabili ai veicoli elettrici fino al riscaldamento a basse emissioni, i Paesi e tra tutti i più grandi emettitori, potrebbero davvero iniziare a cambiare direzione e anche molto più velocemente di quanto previsto.
Addirittura tre dei Paesi più inquinanti potrebbero riuscire a rispettare gli obiettivi interni all’Accordo di Parigi. Un importante contributo al mantenimento della temperatura sotto i 1,5 gradi, obiettivo che ormai è chiaro si rischia di non raggiungere, con possibili conseguenze devastanti per il pianete.
Il rapporto Energy and Climate Intelligence Unit (Eciu) nello specifico dimostra come ad esempio la Cina quest’anno installerà 165 gigawatt di nuova potenza rinnovabile (il 25% in più rispetto lo scorso anno) e anche le vendite di auto elettriche raddoppieranno. Anche gli Stati Uniti punteranno su nuove fonti solari e fotovoltaiche e si stima che nel 2030 le fonti pulite genereranno l’85% dell’elettricità nel paese.
Una tendenza illusoria che sa di ambientalismo di facciata o davvero il rapporto prevede correttamente un futuro più green?