Città a impatto zero: dove e come sarà possibile

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21/10/2022

Horizon Europe ha messo a punto un programma per la trasformazione di cento città candidate in smart cities a impatto zero. Vediamo insieme dove questo obiettivo sarà perseguito.

Città a impatto zero:

Il programma “Climate Neutral e smart cities” promosso da Horizon Europe prevede la trasformazione degli ecosistemi urbani che fanno parte delle cento città europee scelte in “città intelligenti a impatto zero entro il 2030”.

Alla missione parteciperanno cento città intelligenti provenienti dai 27 Stati membri e altre 12 dai Paesi associati o che potrebbero associarsi a Horizon Europe. Per l’Italia sono state scelte: Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino.

Città a impatto zero: come è possibile

no emissioni città

I sindaci dei nove comuni italiani che prenderanno parte alla missione di Horizon Europe si sono incontrati nei giorni scorsi a Roma per firmare un protocollo d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).

L’accordo pone le basi per una più stretta collaborazione tra Amministrazioni locali e potere centrale pe raggiungere gli obiettivi previsti dal programma. Il primo strumento messo in campo è il rapporto “Le città a impatto climatico zero: strategie e politiche”, realizzato della Struttura per la transizione ecologica della mobilità e delle infrastrutture (Stemi) del Dicastero.

Il documento fornisce una panoramica delle linee di intervento che dovranno essere realizzate anche grazie al fondo per la mobilità sostenibile, che prevede 1 miliardo di euro di investimenti, e finalizzate alla decarbonizzazione, individuando i settori su cui intervenire per raggiungere l’azzeramento delle emissioni.

Secondo quanto reso noto dal Ministro Giovannini:

Il Rapporto illustra le possibilità tecnologiche e le migliori pratiche internazionali per rendere sostenibili la mobilità urbana e gli edifici (inclusa la produzione di energia rinnovabile nelle città), puntando sule infrastrutture verdi e le acque urbane, dato il ruolo che rivestono per la mitigazione, l’adattamento e la prevenzione dei rischi, la salute e il benessere dei cittadini. Inoltre, vengono valutate le strategie orientate a generare un cambiamento nelle scelte di famiglie e operatori economici, e le tecnologie digitali da mettere al servizio della decarbonizzazione e dell’adattamento al cambiamento climatico.

L’ultimo capitolo si occupa degli strumenti finanziari disponibili per supportare gli interventi previsti e le modalità di misurazione e monitoraggio dell’applicazione e dei risultati delle scelte politiche, in modo da garantire efficacia e trasparenza delle decisioni prese.