Clima tropicale: caratteristiche principali
Il clima tropicale è il clima delle temperature torride e secche, che caratterizza l’intera fascia latitudinale che si trova tra i due tropici, quello del Cancro e quello del Capricorno. Che cos’è il clima tropicale e da cosa dipende? Vediamo le caratteristiche del cima tropicale, pro e contro.
Le terre interessate dal clima tropicale sono quindi l’Africa, la Penisola Indiana, l’Australia, l’Oceania, l’America centrale e quella meridionale. Questo clima contribuisce alla formazione di alcune tipiche situazioni vegetative, come le foreste tropicali e le savane. Come dice il nome stesso queste zone non conoscono il freddo. Nei mesi invernali il picco più basso di temperatura è registrato intorno ai 15°C.
Clima tropicale: caratteristiche principali
Secondo il climatologo russo Wladimir Koppen questa condizione climatica viene classifica con la lettera A e ne identifica tre aree distinte:
- Equatoriale effetivo (Af) – ambienti sempre umidi
- Monsonico (Am) – due stagioni, di cui una umida e una secca
- Della savana (Aw) – chiamato anche clima Africa, molto secco con evidenti escursioni termiche e con precipitazioni mensili medie sempre superiori ai 60mm.
Il clima tropicale si divide in due stagioni, una secca e una piovosa, in cui le piogge annuali arrivano a toccare i 1000 ml e questo influenza notevolmente le temperature consentendosi di abbassarsi. La caratteristica principale di questo clima è la sua infinita costanza, infatti, sia il giorno che la notte durano ciascuno 12 ore tutto l’anno.
Tale aspetto è dovuto al fatto che il sole, a metà mattinata, cade perpendicolarmente su tutte le zone comprese tra i due tropici. Una curiosità degna di nota è rappresentata all’avvenire dello Zenith, la proiezione dei raggi solari perpendicolari al terreno tanto da privare l’ombra, nei due giorni in cui capita il solstizio d’estate e quello d’inverno, incentivando così le precipitazioni.
Caratteristiche del clima tropicale
Un fattore insito del clima tropicale è l’altissima percentuale di umidità. Questa sfocia in veri e propri rovesci temporaleschi, frequenti e molto intensi, che favoriscono lo sviluppo della foresta equatoriale pluviale. Nel versante desertico, invece, la rarità delle precipitazioni ha dato vita ad estesi ed enormi deserti.
Purtroppo il clima tropicale è sinonimo di aridità, portando l’ecosistema ha mutazioni molto sfortunate: le temperature infatti sono talmente alte che prosciugano le acque di fiumi e laghi, fonte di vita per la flora, la fauna e anche le popolazioni di quei posti. La media annuale si aggira intorno ai 25°C e l’escursione termica è tra la più bassa della terra. Questa infatti oscilla, tra il giorno e la notte, solo di 5°C massimo 10°C. Inoltre questa condizione climatica condiziona anche i mari e gli oceani contribuendo alla creazione di correnti marine, quella più nota è legata al Golfo del Messico, che equilibra le condizioni atmosferiche invernali dell’Europa nord-occidentale.
L’alta pressione costantemente presente nella fascia tropicale genera i venti Alisei, che soffiano da nord-est verso sud-ovest nell’emisfero boreale e da sud-est verso nord-ovest in quello australe. Viceversa la bassa pressione, porta gli uragani, responsabili di eventi davvero tragici. I luoghi interessati sono l’Area Amazzonica, il bacino del Congo, le coste che si affacciano sul Golfo della Guinea e tutta la parte di isole indonesiane che non hanno un’altitudine elevata.