Coltura idroponica: cos’è, tecniche di coltura e vantaggi
L’agricoltura idroponica consiste nella coltivazione di piante senza terra, ma con acqua “arricchita”. In questa acqua infatti vengono sciolte le sostanze nutritive necessarie alla pianta per crescere. Pertanto, questa tecnica di coltivazione non prevede l’utilizzo di terreno. Scopriamo insieme le caratteristiche di questa pratica all’avanguardia e quali vantaggi comporta.
La coltura idroponica è una tecnica di coltivazione che si avvale dell’utilizzo di acqua e sostanze nutritive disciolte in essa. Perciò è una vera e propria tecnica colturale che avviene al di fuori del terreno. Il termine “idroponica” deriva dal greco “hidro” (cioè acqua) e “ponos” (cioè lavoro). Il significato intrinseco della parola sottolinea proprio il lavoro che svolge l’acqua per lo sviluppo e la crescita delle piante. Si possono coltivare seguendo questa tecnica sia specie ortofrutticole che ornamentali.
Agricoltura idroponica: che cos’è?
Le piante possono essere coltivate in due modalità: su un substrato inerte di crescita (lana di roccia, argilla, perlite o vermiculite) o senza substrato (direttamente in acqua). Il principio su cui si basa questa tecnica colturale è il seguente: le piante sono solitamente coltivate nel terreno e devono perciò sviluppare l’apparato radicale alla ricerca costante di acqua, e ciò limita la crescita della parte aerea (cioè quella al di fuori del terreno).
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Nel caso della coltura idroponica invece, essendo le piante coltivate direttamente in acqua e nutrienti, si stimola molto lo sviluppo della parte superiore della pianta.
Gli aspetti chiave della coltura idroponica sono rappresentati da luce, aria e sostanze nutritive. L’agricoltore deve controllare qualità e quantità di acqua, sali minerali e soprattutto ossigeno erogato. Infatti, se la quantità di ossigeno che la pianta riceve è insufficiente, la sua crescita sarà lenta. La sfida della coltura idroponica sta nel bilanciare acqua, ossigeno e nutrienti in base alle necessità della pianta per ottenere massima produttività e qualità. I parametri essenziali che devono essere monitorati sono temperatura, umidità, anidride carbonica, ore di luce e intensità luminosa, ventilazione, stato di salute della pianta.
Vantaggi della coltivazione idroponica
La coltivazione idroponica, dal momento che si basa sulla crescita di piante in assenza di terreno, presenta numerosi vantaggi legati a questo aspetto:
- Non c’è rischio di carenze nutrizionali, in quanto il flusso di nutrienti è costantemente sotto controllo.
- La resa supera dalle 2 alle 10 volte quella della crescita in terra.
- Si risparmia fino all’80% di acqua! Questo perché non serve innaffiare ogni giorno, ma la pianta rimane della stessa acqua che viene riutilizzata e fatta circolare.
- Nessun virus o batteri dal suolo, di conseguenza le malattie sono praticamente nulle.
- Stesso principio vale per le malerbe: è impossibile la crescita di erbe infestanti in regime idroponico.
- Qualità superiore del prodotto: grazie al controllo totale sui parametri di crescita si ottiene la migliore produzione possibile.
- Non stagionalità: si può scegliere cosa coltivare e quando, e si possono avere cicli continui 12 mesi l’anno.